Il progetto, ideato da Anna Rozzi e Davide Datteri (Coop Zoe e UIC La Spezia), è stato realizzato grazie al generoso contributo della sezione Roverano del Lions Club International ed alla collaborazione con la Coop Zoe-Servizi Culturali, nonché seguito dall’Unione Italiana Ciechi della Spezia per l’interesse socioculturale che tale progetto riveste.
“Con questa iniziativa – ricorda la direttrice dei Musei Marzia Ratti - sono ora tre i Musei spezzini che hanno dedicato progetti speciali permanenti rivolti in particolare a favorire i percorsi cognitivi delle persone affette da deficit visivi”.
Rivolta principalmente ai visitatori ipovedenti e non vedenti la sezione tattile del Museo non mancherà di interessare anche il pubblico scolastico e chiunque apprezzi un avvicinamento più completo all’argomento, nello stesso tempo scientifico e sensoriale.
Il percorso, che perfeziona l’offerta didattica per non vedenti disponibile al Museo del Sigillo sin dal 2007, propone la storia delle matrici e del loro utilizzo partendo dalle prime testimonianze neolitiche sino a giungere ai documenti medievali ed alle principali regole araldiche del XVII secolo; accanto alle matrici sono presentate riproduzioni di contenitori e documenti chiusi o convalidati tramite sigillo impresso su cera, ceralacca, piombo e argilla che tendono a restituire, al tatto, le stesse sensazioni che possono essere percepite toccando un originale; materiali e tecniche utilizzati sono corrispondenti a quelli in uso nelle varie epoche prese in esame, privilegiando una lavorazione completamente artigianale degli oggetti in esposizione.
Gli esemplari sono stati ispirati da reperti presenti nel Museo del Sigillo della Spezia o in Collezioni di altre realtà museali (per citarne alcune: British Museum, Archivio Segreto Vaticano, Museo del Louvre, Museo Archeologico di Aleppo, Shanghai Museum bamboo slips, Museo Archeologico dell’Hunan).