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“La Seduzione del mito: i carrés di Hermès” dall'8 marzo al Museo Podenzana

Venerdì 8 marzo alle ore 17 aprirà i battenti al Museo Etnografico G. Podenzana la mostra "La Seduzione del mito: i carrés di Hermès", dedicata alla storia del foulard, emblema e mito della famosa Maison parigina.

L'esposizione, organizzata dall'Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia su proposta della delegazione spezzina del FAI, Fondo Ambiente Italia, proporrà particolari carrés del mitico marchio provenienti da collezioni private ed esposti per la prima volta in questa occasione, attraverso i quali si illustrerà la storia della Maison e i rapporti con il suo tempo, in uno spaccato di storia del costume.

 

Nel 1937, a Parigi, Emile Maurice Hermès, prendendo ispirazione dalla tradizione dei mouchoir de cou, il fazzoletto da collo maschile indossato dai soldati, inventa il carré di seta 90x90, facendolo diventare un elegante accessorio di abbigliamento femminile. La rivista "Vogue" riconosce immediatamente la portata innovatrice di questa "... sciarpa di seta stampata a mano, di fattura nuovissima" e da allora, il carré della Maison di rue Faubourg Saint Honoré sarà molto più di un quadrato di seta piegato a triangolo: diventerà un'icona, un gioiello tessile che non passerà mai di moda.
In pochi avrebbero scommesso che Thierry Hermès, un sellaio tedesco stabilitosi a Parigi nel 1837, sarebbe diventato il simbolo di una certa idea di stile. Nel 2007 il carré festeggerà i suoi 70 anni. Il primo carré di seta stampata "90x90", prodotto a Lione nel 1937 e battezzato «Jeu des Omnibus et Dames Blanches» celebrava i cento anni della Maison.
Chiusa la parentesi della guerra, dal 1948 il foulard Hermès diventa definitivamente uno dei must dello stile e dell'artigianato di qualità, che non ha mai cambiato, fino a oggi, i tempi e i modi di lavorazione: a partire dal briefing, il disegnatore elabora vari schizzi per giungere al bozzetto. In genere, solo per questa fase occorrono da sei mesi a un anno. Il disegno viene poi trasmesso all'incisore che lo scompone in quadri di colore. Dal laboratorio d'incisione si passa alla stampa e alla colorazione, con una media di cinquanta prove-colore direttamente sul carré. La stampa si esegue su un rotolo di seta fissato a un tavolo lungo 100 metri, pari ad altrettanti carré. Qui, un artigiano-stampatore posa in successione i vari quadri che consentono di applicare i colori prescelti. Ogni singolo colore viene poi raschiato e lasciato filtrare attraverso il quadro in acciaio fino a depositarsi sulla fibra di seta. Per finire, i rotoli di tessuto stampato sono fatti asciugare, fissati e apprettati, così da conferire loro la proverbiale luminosità e l'inconfondibile delicatezza al tatto. Quindi si orlano a mano con la tecnica esclusiva del roulottage che permette di distinguere l'originale dalle imitazioni.
Il carré Hermès è pronto per essere imballato nella caratteristica scatola color arancione dopo circa 1200 ore di lavoro e tre anni di tempo trascorsi dal progetto al prodotto finito. Un'eternità, se pensiamo ai ritmi imposti dalla moderne dinamiche dei consumi e delle mode. Eppure, dal debutto, Hermès ha firmato circa 950 disegni di carré e ogni anno escono 15 nuovi disegni. Ogni carré – che pesa 65 grammi e richiede 4 chilometri di filo di seta - è proposto in almeno una dozzina di combinazioni di colore.
Più che un accessorio, si tratta quindi di un medium artistico, un veicolo espressivo sul quale posare fantasie, immagini, emozioni, forme e figure capaci di evocare simboli, miti, personaggi, usi e culture, nuovi e antichi.
Tra gli innumerevoli soggetti in mostra al Museo Etnografico, i temi equestri, da dove l'epopea di Hermès ha preso le mosse, ma anche alcune "ristampe" di carrés famosi creati da Philippe Ledoux, che con Hugo Grygkar fu uno dei disegnatori di maggior talento ai quali Hermés affidò i propri progetti creativi (La promenade de Longchamps"), e poi temi botanici, napoleonici ("Les tambours") e "Brides de Gala", un carrè creato negli anni Cinquanta del '900 che è stato venduto oltre 70 mila volte.

La mostra, curata da Marinella Curre Caporuscio e Rossana Piccioli , sarà visitabile fino al 31 marzo 2013.

Venerdì 8 marzo alle ore 17, la capo Delegazione spezzina del FAI, dott.ssa Marinella Curre Caporuscio, introdurrà la mostra con una presentazione sulla storia della Maison Hermès.

Al termine della serata seguirà aperitivo
Contributo FAI € 10,00

Info: Museo Etnografico G. Podenzana
Via del Prione 156 La Spezia
Tel. 0187.258570
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Orario mostra:
giovedì 10-12.30 venerdì, sabato, domenica: 10-12.30/16-19
martedì e mercoledì aperto su richiesta
lunedì chiuso

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