Il record è imbattuto ancora oggi, un quarto di secolo dopo: 58 ore, 34 minuti e 50 secondi per attraversare l’Atlantico, da ovest ad est, con onda di poppa, al meglio delle condimeteo. 3106 miglia nautiche percorse alla velocità media di 53,09 nodi, pari a 98,323 chilometri orari. Un bolide salmastro. Avvenne venticinque anni fa, il 9 agosto del 1992, col Destriero, la più grande nave in alluminio fino ad allora mai costruita al mondo. Essa prese forma nello stabilimento Fincantieri del Muggiano. Di origine spezzina era la maggior parte dei membri dell’equipaggio, a cominciare dal comandante Odoardo Mancini, che all’epoca viveva a Lerici. Tre i componenti del team provenienti dal territorio lericino: il primo ufficiale Sergio Simeone di San Terenzo, l’elettricista Minetto Robino di Tellaro, l’ingegnere Antonino Russo, residente a Lerici, che partecipò alla progettazione.
Ai marinai e ai tecnici del Destriero il Comune di Lerici dedica un pomeriggio all’insegna dell’amarcord. Accadrà domenica 10 dicembre, con inizio alle 17, nel castello monumentale. L’iniziativa, promossa dal sindaco Leonardo Paoletti, è stata organizzata dagli assessorati al Turismo e alla Cultura in collaborazione con il Cantiere della Memoria fondato dal giornalista Corrado Ricci che, fra le altre storie di mare, ha ricostruito anche l’impresa del Destriero attraverso una mostra fotografica e un film-documentario col materiale d'epoca fornito dalla Fondazione Fincantieri e le interviste attuali ai protagonisti del 1992, riprese e montaggio a cura di Saul Carassale e Sara Bonatti. “Non solo un’impresa sportiva, quella del Destriero - ricorda il Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti -. Ma, ancor prima, un trionfo industriale, orgoglio di Fincantieri, col suo stabilimento a cavallo dei Comuni di Lerici e della Spezia, col quale, anche attraverso questa iniziativa, vogliamo rilanciare l’amicizia, all’interno del più ampio contesto del golfo e del concorso dei Comuni a valorizzarne funzioni e potenzialità”.
Sì, il primo record centrato fu quello del tempo in cui il Destriero venne costruito: meno di un anno. Questione di passione, ingegno e... pax sindacale, con i lavoratori all’opera anche di notte, nella condivisione del progetto con i ‘padroni’ che non badarono a spese per centrare l’obiettivo del cosiddetto Nastro Azzurro: Karim Aga Khan, presidente dello Yacht Club Costa Smeralda; Gianni Agnelli, presidente della Fiat; Franco Nobili, presidente dell’Iri; Enrico Gattai, presidente del Coni. L’impresa è stata portata a compimento 59 anni dopo quella del transatlantico Rex (che impiegò 4 giorni, 12 ore e 53 minuti). Storie diverse; ma stesso DNA salmastro, stesso felice mix di avanguardia tecnologica e bisogno di sfida, quella che apre nuovi orizzonti, grazie a uomini determinati, coraggiosi, lucidamente folli. Il Comune di Lerici vuole continuare a tenere viva la memoria delle loro gesta, motivo di orgoglio per il territorio.