Il 9 dicembre 2017, al Castello di Lerici, alle ore 18, a ingresso gratuito, si svolgerà il concerto lirico DA CARMEN AL VERISMO “L’influenza dell’opera di Bizet sulla Giovane Scuola italiana a cavallo tra ‘800 e ‘900”. Tenore Alessandro Poletti; Soprano Letizia Cappellini; Pianoforte Lucia Lazzeri.
Tale percorso artistico parte dall’ispirazione che l’opera “Carmen” del compositore Francese Georges Bizet ebbe sulla generazione successiva di compositori Francesi ma, soprattutto, Italiani che si rifacevano alla corrente letteraria del Naturalismo in Francia e del Verismo in Italia.
Carmen è un’opera sanguigna, che mette in scena senza mediazioni la passionalità e i suoi lati oscuri. Il personaggio omonimo è un archetipo di donna ben avanti ai suoi tempi, che la vedono solo come una Zingara trasgressiva; questo aspetto, assieme all’ambientazione borderline, con donne di facili costumi e contrabbandieri, gendarmi sadici e molesti, gelosia senza limiti e accoltellamento in diretta nel finale, non fu capito dai contemporanei che la fischiarono decretandone il fiasco: pochi mesi dopo Bizet morì suicida.
Tutti questi aspetti furono ripresi dagli allievi della giovane scuola Italiana, che ispirandosi anche alle tecniche innovative di Richard Wagner, cercarono una via che andasse oltre allo stile Verdiano (Verdi pure aveva tentato il dramma contemporaneo con Traviata, andando incontro a censure e rischi di fiasco) e trovarono nell’opera di Bizet quell’adesione alla contemporaneità che era uno dei motivi fondativi della corrente letteraria verista.
Questa adesione fu parziale in Giacomo Puccini, abbastanza libero e versatile da aderire a diversi schemi drammaturgici nella sua carriera, e anche in una stessa opera. Più piena e convinta fu in altri che aderirono in modo ben più deciso: su tutti Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo.