Straordinario film in Pinetina: mercoledì 23 agosto alle ore 21.30 “IO DANZERO’” in prima per La Spezia.
Ci sono storie vere talmente intriganti da essere perfette per il grande schermo, come quella di Loïe Fuller, ballerina icona della Belle Époque il cui nome non è conosciuto come meriterebbe. Giovane statunitense e aspirante attrice, Loïe Fuller si ritrovò a ballare quasi per caso, e a reinventare il mondo della danza grazie alla sua innata vena artistica e ad una mente brillante e all'avanguardia. Non avendo studiato per essere una ballerina dovette sopperire alla sua mancanza di tecnica, e da questo nacque l'idea di uno stile che fosse solo suo, fatto di abiti volteggianti e giochi di luci. "Io danzerò" copre in realtà solo una breve parte della vita di Loïe Fuller, ossia l'inizio della sua carriera come ballerina fuori dagli schemi e modifica alcuni dettagli delle sue origini per necessità di copione, come darle un padre francese per spiegare l'accento della sua interprete, Soko. La suddetta, cantante e attrice francese, è stata la prima e unica, indiscussa scelta della regista; ha dovuto seguire un addestramento molto pesante per riuscire a muoversi come Loïe Fuller, in quanto molto del suo stile di danza si basava su una solida forza fisica.
La Fuller era una donna molto complicata: timida e insicura nelle relazioni sentimentali, dotata di una volontà d'acciaio nel perseguire i suoi obiettivi e un forte spirito di sacrificio per ottenere i risultati desiderati. Era omosessuale, e visse senza nascondere nè sbandierare le sue preferenze; a generarle maggiore disagio di questo era il rapporto conflittuale con il suo corpo, tozzo e solido anzichè snello e aggraziato come quello delle altre ballerine. L'incontro con Isadora Duncan, interpretata dalla figlia di Johnny Depp, è uno dei perni centrali del film, che gioca molto sul contrasto attitudinale tra le due donne, entrambe considerate pioniere della danza moderna.
Il punto di forza del film è senza dubbio la storia di partenza, molto interessante, e l'incredibile capacità di Soko di vestire i panni della protagonista. "Io danzerò" scorre molto piacevolmente e nelle scene di danza in cui rivela l'arte della Fuller lascia assolutamente senza "Io danzerò" merita di essere visto anche solo per le scene di ballo, assolutamente mozzafiato, e lascia lo spettatore con la curiosità di conoscere ancora di più la vita di questa grandissima artista.