Venerdì 21 Luglio alle ore 21.30 nella Chiesa di San Giovanni Battista di Monterosso si terrà il Concerto del Gruppo Vocale e Strumentale MusicaNova di Levanto diretto dal Maestro Aldo Viviani con le musiche di Bühler, Haendel, Skraup, Telemann, Viviani.
Andrea Bracco, tromba barocca e flauto
Camilla Bonanini, Paolo Cimino, Youliana Kissiova, Mariana Rusnac, violini
Paola Martina, viola
Elena Mazzone, violoncello
Nicola Moneta, violone
Matteo Pasqualini, clavicembalo e organo
dirige il Maestro Aldo Viviani
Il programma inizierà con una celebre pagina di Georg Friederich Haendel (1685-1759), uno dei più rappresentativi autori della musica barocca europea tra la fine del ‘600 e la prima metà del ‘700. Tedesco di nascita ma attivo in Italia e soprattutto in Inghilterra, è il compositore che meglio ha caratterizzato il suo periodo praticando tutte le forme musicali del tempo, dalla musica per tastiera al concerto grosso, dall’opera all’oratorio, dalla musica da camera al concerto solistico.
Di uguale importanza è la figura di Georg Philipp Telemann (1681-1767), che ebbe relazioni di amicizia con Haendel e con Johann Sebastian Bach (fu padrino di battesimo del secondogenito Carl Philipp Emmanuel). Attivo nella Germania del nord, fu per oltre quarant’anni direttore musicale ad Amburgo, componendo un grandissimo numero di opere sia strumentali sia vocali, tra le quali si distinguono in modo particolare le sue Passioni e le Cantate sacre. Ad Amburgo fondò nel 1728 il primo giornale musicale tedesco.
La prima parte del concerto comprenderà anche due brani per coro, archi e organo di due compositori di area austrica, Franz Bülher (1760-1823) e Jan Nepomuk Skraup (1811-1892). Si tratta di autori certamente minori, ma rappresentativi di quella vasta area centroeuropea che aveva come punto di riferimento il mondo musicale del classicismo viennese dei più noti compositori dell’epoca.
La seconda parte del concerto sarà dedicata al Salmo 89 di Aldo Viviani. Dopo una breve introduzione strumentale, la linea melodica del primo brano corale sottolinea la fiduciosa consapevolezza del salmista nella protezione divina (Domine, refugium factus es nobis), mentre il versetto seguente (Ne avertas), calmo e meditativo, affidato prevalentemente al soprano, è una accorata riflessione sulla brevità della vita umana. La terza parte (Quae pro nihilo), in cui prevalgono le voci maschili, è un dialogo tra le varie sezioni del coro e gli strumenti, mentre la quarta (Quia defecimus), ricca di dissonanze e di modulazioni, sottolinea lo smarrimento dell’uomo di fronte alla consapevolezza della sua fragilità e dei suoi errori. Segue una pagina drammatica e concitata (Posuisti iniquitates nostras) il cui clima si rasserena nel numero seguente (Quoniam omnes dies nostri), dolente meditazione sulla fugacità della vita umana. La settima parte (Quis novit?) è eseguita dalle sole voci femminili, sostenute da un semplice disegno ritmico strumentale, mentre nella seguente (Dexteram tuam) gli archi intrecciano un fitto dialogo con le voci maschili alle quali è affidata una frase melodica ritmicamente incisiva. Nella nona parte (Convertere, Domine) il canto dei soprani si alterna ad una melodia di ampio respiro dei violini e della viola all’unisono, mentre il violoncello, il contrabbasso e l’organo hanno funzione di basso continuo. La sezione seguente (Repleti sumus mane), articolata in tre parti, precede il Gloria e Amen finali con cui si chiude la partitura.
Ingresso ad offerta libera.
Per informazioni: 0187 817776 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..