Dopo trent’anni il Maestro è tornato “sul luogo del delitto” lericino con un progetto che nasce dall’idea di compiere una riflessione sulla secolare vocazione poetica del territorio affacciato sul Golfo della Spezia, attraverso un percorso interdisciplinare fra l’arte visiva del Maestro e l’arte poetica di quanti, dal Duecento a oggi, si sono lasciati ispirare o hanno soggiornato presso la nostra costa.
Il progetto non ha coinvolto solo l’arte poetica e quella artistica, ma anche quella teatrale. Nel corso della mostra si sono svolte, infatti, tre serate di reading: il primo a esibirsi è stato Antonio Salines, che ha dato prova di una sua personale interpretazione di Dante Alighieri e, fra gli altri, di Fabrizio De Andrè e Trilussa. Poi è toccato a Matteo Taranto essere il protagonista della serata, riservandosi di interpretare i poeti italiani e spezzini anche in lingua dialettale - accompagnato da alcuni ragazzi della curvatura musicale del Liceo Classico Lorenzo Costa. Infine, Beatrice Schiaffino, con la terza e ultima serata, ha interpretato i lirici romantici dell’Ottocento in inglese e in italiano lasciandosi anche andare a interpretazioni poetiche cantate, accompagnate dalle corde della chitarra acustica di un ragazzo del Conservatorio.
La mostra e tutti gli eventi ad essa correlati hanno avuto un ingresso gratuito. Il progetto, realizzato con il contributo della Fondazione Carispezia nell’ambito del bando “Eventi Culturali 2017” e di STL – Sviluppo Turistico Lerici, ha tra i suoi partner il Comune Di Lerici, il Comune di Porto Venere e il Liceo Classico "L. Costa" La Spezia. L’evento è stato ideato e realizzato dall’associazione culturale Startè, la quale ha realizzato, a testimonianza del progetto, anche un cofanetto di due volumi sulla mostra di Vaccarone, l’uno dedicato alle opere sul territorio, l’altro dedicato alle opere sulla poesia, corredato da saluti istituzionali e testi critici.