"Sarzaneso muso tristo 'n la perdona manco a Cristo - Sarzaneso anima persa i porta 'r Cristo a la renversa - Sarzaneso zùra zùra che d'r diao in gá paura".
L'antica filastrocca in dialetto dà il titolo all'evento ed è presa a mò di dichiarazione di intenti e appartenenza alla città, una descrizione del carattere indomito dei sarzanesi, di chi, per nascita o per scelta di vita, ama la città sin nei suoi più reconditi angoli e quel suo essere crocevia di storia antica e rimbalzo nel futuro.
Le due artiste non hanno mai abbandonato il territorio, continuando a lavorare in quel campo artistico/creativo oggi devastato, in Italia, dalla forte crisi economica.
Ora colgono al balzo l'occasione che arriva dall'Amministrazione, per proseguire con maggiore impegno le mostre e gli eventi già da loro avviati privatamente negli anni scorsi, un appoggio che le fortifica ed incentiva ancora.
"Abbiamo cresciuto la nostra attività a Sarzana da più di 20 anni, uscendo in pubblico ogni tanto per dimostrare il nostro lavoro nella città, anche l'ultima mostra ambientata a Sarzana aveva un titolo con chiara connotazione dialettale, "Cà", e andò su tutte le riviste internazionali - raccontano le due artiste - Zura Zura prosegue questa linea e abbiamo scelto insieme ad Alessio (Cavarra, ndr), di inaugurarla il giorno della festa di Sarzana".
Il 21 luglio si aprirà la porta di questo nobile appartamento, le cui 8 stanze diverranno, grazie alle opere di Valentina ed Elena, luoghi del vivere quotidiano in un'immaginario viaggio tra gli antichi fasti della città e l'universo privato ed artistico delle due artiste.
Ogni stanza sarà una composizione a sè e avrà una sua natura, la scelta è di non usare luci, video ed effetti vari, ma solo silenzio, penombra, atmosfera, quotidianità e sensazioni.
Si è deciso anche di dedicare una stanza ad un "collage" di opere di artisti locali, storici e contemporanei, una stanza dei quadri dedicata agli artisti sarzanesi, ma un tributo alla "terra" più che all'artista, tutti insieme senza ego e competizione, solo a testimoniare l'appartenenza.
Soddisfazione ed orgoglio sono stati espressi dal Sindaco in conferenza stampa: "Sono orgoglioso di avere chiesto a Valentina ed Elena di organizzare questo progetto, proseguiamo a valorizzare la città e, soprattutto, i nostri numerosi artisti, quei cittadini che testimoniano tutto quello che Sarzana può esprimere, il loro talento è riconosciuto ben oltre la nostra città e la nostra collaborazione sarà in crescere.
Forse questo rapporto doveva nascere prima, ma chi amministra a volte si fa prendere da tante cose e si distrae, valorizzare le nostre peculiarità è indispensabile, ci siamo riusciti e si proseguirà insieme".
Con questo progetto si desidera fare conoscere il lavoro di due artiste che hanno scelto il territorio come fonte di ispirazione e trasmettere un senso di ottimismo e rinnovamento per la città di Sarzana:
Valentina Giovando vive e lavora a Sarzana da oltre 20 anni, ha creato una miscela di arte/design/letteratura e storia del costume, tradotta in particolari mobili, lampadari e complementi di arredo, alto artigianato artistico completamente realizzato a mano (cliccate qui per saperne di più).
Elena Carozzi inizia la propria formazione artistica a Milano nell'ambito della decorazione di interni, nel '96 si trasferisce a Sarzana e si avvicina alla pittura nello studio del nonno Gian Carozzi. Colore, luce e materia sono il suo campo di ricerca, molteplici le sue esposizioni in spazi pubblici e gallerie private, cui aggiungere un ulteriore suggestivo campo, la produzione di tappezzerie dipinte a mano, esperienza pittorica e decorativa (per conoscerla meglio cliccate qui).