Le opere sono state tutte dipinte nella sua casa di Trebiano e sono esposte per la prima volta al pubblico. I quadri, messi a disposizione dallo sculture Walter Tacchini, attuale proprietario della casa, non sono mai usciti da quello studio.
Hélène de Beauvoir, nata il 6 giugno 1910 a Parigi e morta a Goswiller nel 2001, aveva eletto quale sua residenza prediletta l'abitazione di Trebiano acquistata nel 1963 assieme al marito Lionel de Roulet. Da allora il piccolo borgo della Val di Magra è diventata un'enclave francofona con importanti presenze come la sorella di Hélène, la scrittrice Simone de Beauvoir, Jean Paul Sartre e il giornalista Samy Simon. Qui Hélène e Lionel depositarono la loro intimità dopo un'esistenza da randonneur : il trambusto estivo dei francesi di Saint-Germain-des-Prés andò pian piano scemando sino a farsi sottile presenza. La pittrice ha continuato a frequentare Trebiano sino agli ultimi giorni di vita.
Hélène era una pittrice del mattino, del risveglio, del nuovo incontro col giorno. Bisogna immaginarsela in camicia e pantaloni davanti alla finestra di Trebiano a tradurre in astratto la concretezza del paesaggio, a trasformare la tranquilla provincia spezzina in un affresco di colori vivaci. A chi le chiedeva di spiegare la sua pittura, lei rispondeva: «Dipingo le mie collere, le mie indignazioni, le gioie».
La mostra è organizzata dal Parco Naturale Regionale Montemarcello-Magra-Vara in collaborazione con il Comune di Ameglia e la società Demetra, con il patrocinio della Regione Liguria. L'esposizione resterà aperta sino al 4 febbraio con ingresso gratuito secondo gli orari della locale biblioteca.