È un omaggio dovuto, un'antologica che raccoglie tre dei momenti più significativi della sua ricerca artistica: le forme astratte, i lavori sui miti e sugli Etruschi, i Nidi e le Trappole.
Il geometrismo degli anni della formazione accademica lasciò presto spazio a una raffinata scultura dalle forme astratte, composizioni rigorose, compiute e 'polite' in modo classico. Rotondità, volumi morbidi e sinuosi che, se da un lato, subivano l'inevitabile fascinazione di Arp, Brancusi e Moore, dall'altro esprimevano la personale preoccupazione della Corsini di far vivere le forme nello spazio con la sola forza del valore espressivo della materia, a tal punto che le sue opere sono accomunate dal dono della monumentalità anche quando hanno dimensioni ridotte come pure dall'amore per i materiali, levigati e rilevigati fino a ottenere superfici perfette o contrappunti cromatici, finiture satinate, superfici graffiate.
La sezione in mostra dedicata ai miti e agli studi sugli Etruschi è da ricondursi al recupero di una dimensione narrativa e della figurazione scaturito dal trasferimento dell'artista nel sud della Toscana, proprio in quella terra ricca di un passato storico e archeologico che si confonde con la fantasia. Le suggestioni inventive sono scaturite tornando ad osservare la realtà, ad indagare il mito, la storia e frugando nei ricordi lontani dell'infanzia, quasi a voler riannodare i fili delle emozioni sopite, delle modalità ludiche di appropriazione del reale. Sono sculture 'alleggerite', aperte allo spazio che le compenetra e le definisce, moltiplicando i punti di vista e lasciando percepire ciò che non vediamo ma sappiamo esistere al di là dello sguardo. È proprio il paesaggio dell'Etruria a fornire spunti creativi: con gli occhi dello scultore, le colline diventano linee ondulate, gli alberi forme flessuose con tronchi di bronzo e chiome di marmo, gli animali puzzles di pietra dai contorni metallici.
Nell'ultima sala entriamo in contatto con lo spazio più intimo e creativo dell'artista, quello dello studio qui – più che ricostruito – alluso con l'esposizione delle opere recenti e degli schizzi, gli immancabili disegni preparatori che precedono e fiancheggiano le realizzazioni plastiche. Si fa strada una preponderante presenza polimaterica, il ritorno a un astratto dalle forme nuove – talvolta aperte e collocabili nello spazio liberamente – e un senso del 'monumentale' che ha un sapore di eterno.
CREDITS
ELISA CORSINI. Scultrice
inaugurazione 16 dicembre 2016 ore 18.00 | fino al 19 marzo 2017
mostra promossa da:
Comune della Spezia
Sindaco, Massimo Federici
Assessore alla Cultura, Luca Basile
e prodotta da:
CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea
Direttore Musei e Servizi culturali, Marzia Ratti
con il contributo di:
Carispezia Crèdit Agricole
Coop Liguria
Cora's
a cura di: Marzia Ratti e Cinzia Compalati in collaborazione con Eleonora Acerbi
allestimento: Francesco Martera
progetto grafico: Sarah Fontana
fotografia: Ekaterina Buscemi
comunicazione: Federica Stellini (responsabile), Luca Della Torre (ufficio stampa), Sara Rabuffi (redazione web), Comune della Spezia 0187 727 324
INFORMAZIONI e CONTATTI
Sede: CAMeC – Piazza Cesare Battisti, 1 – La Spezia
Orari: da martedì a domenica, 11.00 – 18.00; chiuso il lunedì
Informazioni: tel. + 39 0187 734593 / fax + 39 0187 256773
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.