Dopo la presentazione della presidente Mara Borzone, l'arch. Enrica Maggiani, specialista in conservazione dei beni architettonici, parlerà de Il Fondo Calamità del Soroptimist d'Italia e il restauro del campanile della chiesa di S. Carlo Borromeo a Borghetto Vara. Un'operazione condotta magistralmente dalla past President Maria Rosaria Romano Di Spigna, che, grazie al consistente contributo del Fondo Calamità della sede centrale del club, e a quello del club spezzino, ha consentito a Borghetto di riavere in tempi record il suo campanile, ossia il simbolo della comunità, del paese, così com'era prima dell'alluvione che lo trasformò in una specie di diga contro la furia di acqua, fango, auto e detriti. Toccherà quindi al dott. Piero Donati affrontare un tema tanto affascinante quanto poco conosciuto: Sculture in marmo e arenaria in Val di Vara, per concludere con Angela Acordon su Beni culturali dentro una calamità naturale, che presenterà un filmato, e che descriverà le conseguenze dell'alluvione su un patrimonio artistico e culturale già per sua natura esposto ad ogni tipo di aggressione. Sarà presente Lunaeditore con il volume Essere altrove. Nel campo dei fagioli (2012) della giornalista Antonella Ginocchio su quei giorni a Borghetto.
Dott. Angela Acordon (La Spezia 1963)
Ha conseguito la laurea in Storia dell'Arte Medievale e Moderna presso l'Università degli Studi di Firenze nel 1989 (rel. prof. Mina Gregori), la borsa di studio presso la Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi di Firenze (1 nov. 1990 – 30 giu. 1991), la Specializzazione post-laurea in Storia dell'Arte Contemporanea (rel. prof. Enrico Crispolti) nel 1993 presso l'Università degli Studi di Siena e il Diploma di Dottorato di Ricerca in Storia dell'Arte Moderna presso l'Università degli Studi "La Sapienza", Roma, nel 2000 (rel. prof. Mina Gregori). Dal 2000 è Funzionario Storico dell'Arte presso la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria: qui ricopre, fra gli altri, l'incarico di Direttore dell'Ufficio Esportazione e di Tecnico di zona di gran parte della Liguria di Levante. Ha realizzato studi sulla pittura ligure del Seicento (in particolare su Simone Barabino e Giovanni Andrea De Ferrari), la scultura dell'Ottocento e il secondo Futurismo.
Dott. Piero Donati (La Spezia, 1948)
Si è laureato (1971) e perfezionato (1973) presso l'Università Cattolica del S.Cuore di Milano. Dopo alcuni anni di insegnamento (1973-1980), ha prestato servizio come Storico dell'Arte presso la Soprintendenza di Pisa (1980-1985), con competenza sulla provincia di Massa-Carrara, e poi presso la Soprintendenza di Genova (1985-2010), con competenza sulla provincia della Spezia. Nella sua attività ha rivolto particolare attenzione ai problemi della conservazione del patrimonio storico-artistico, soprattutto per quanto riguarda i manufatti lapidei e metallici esposti all'aperto; ha diretto dal 1997 al 2004 il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza per i B.S.A.E. della Liguria. La sua attività di studioso si è rivolta dapprima alla pittura genovese del Seicento e poi al patrimonio scultoreo, ligneo e lapideo, della Liguria e della Lunigiana storica. Fra le pubblicazioni recenti si ricordano i saggi introduttivi dei cataloghi delle mostre La Sacra Selva (2004), e Domenico Fiasella 1589-1669 (2008), i tre saggi apparsi nella monografia dedicata al Duomo di Sarzana (2010) e Tra Genova e il Magra. Pittori e scultori nella Liguria di Levante (2012).