La mostra, ospitata all'interno della sala polivalente in piazza 2 Giugno, è stata presentata dall'artista e amico Mario Tamberi e resterà aperta fino a domenica 31 luglio. Le opere esposte ripercorrono quarant'anni di attività artistica, dal 1974 al 2014, ripercorrendo in modo cromatico il rapporto simbolico tra la sua arte e la natura che rappresentava. Una natura che aveva in sé una profonda carica emozionale, carica che Dadà cercava sempre di trasmettere nelle sue pennellate.
Era un uomo di poche parole, me sagaci e pungenti, spesso preferiva il silenzio avvolto nelle nuvole di fumo della sua amata pipa. Era convinto che tutto fosse pervaso da energia, sia positiva che negativa, e che un occhio e un orecchio attento potessero ascoltare i messaggi extraterrestri delle "presenze" che aleggiavano intorno a noi. Uomo schivo e dallo sguardo spesso sornione e sognante, riproduceva sulla tela la sua invasiva carica emozionale, il suo profondo essere sentimentale e le energie che era in grado di percepire.
La mostra resterà aperta fino al 31 luglio con il seguente orario: mattina dalle 9.30 alle 12.30 e pomeriggio dalle 16.30 alle 19.30.