Il Presidente Roberto Ercolini ha voluto rendere omaggio a questa tradizionale festività e grazie all'aiuto dei militi, ha provveduto a restaurare e mettere a nuovo le sagome di un vecchio presepe che giaceva nei magazzini dell'Associazione.
"Abbiamo scoperto – racconta Ercolini - che le sagome furono realizzate con la collaborazione di una nostra militessa, Enrica Borsellini, che alla fine degli anni 90, insieme alla Polisportiva Arcolana vollero dare vita a questo presepe donandolo al Comune di Arcola e allestendolo in Piazza Due Giugno. Fu riutilizzato per alcuni anni, ma poi finì in magazzino. Per un breve periodo l'ex Presidente Bellazzini, sempre con l'aiuto di alcuni militi, alcune sagome furono riutilizzate, ma poi nuovamente il presepe venne "archiviato". Quest'anno ho voluto fortemente e personalmente allestire questa Natività.
E' un atto dovuto alla tradizione italiana, ma soprattutto alla tradizione di questo paese - prosegue Ercolini. Abbiamo voluto ridare vita a questo presepe che già anni addietro fu presente in questa piazza. Atto da non interpretare come religioso o politico, ma come un voler tornare alle tradizioni che rappresentano questo paese, il raccogliersi insieme di fronte alla figura che più rappresenta il Natale in Italia. Il bambino che viene al mondo deve essere visto come un'idea di rinascita e di pace tra le popolazioni mondiali. Anche nel nostro piccolo noi siamo chiamati con la nostra opera di volontariato ad aiutare le persone di qualunque nazionalità e credo religioso, in un'ottica di aiuto reciproco senza distinzioni".
Il Presidente Ercolini ricorda che la Croce Verde è stata chiamata più volte in soccorso di varie popolazioni in difficoltà, colpite da disastri naturali come alluvioni o terremoti, e addirittura alcuni militi ancora in servizio hanno partecipato alla "Missione Arcobaleno", iniziativa di solidarietà promossa nel 1999 dal governo italiano per aiutare i profughi albanesi durante la guerra in Kosovo in fuga da quella regione. Ecco perché la Croce Verde ha deciso di dar nuova vita al presepe, per dare un messaggio di pace in questo momento di grande crisi per l'umanità.
Ed invita la popolazione a visitare questo presepe ed a riflettere sulla necessità di portare aiuto concreto al prossimo mettendo il proprio tempo a disposizione di tutta la comunità. La sede è sempre aperta per chiunque voglia aiutare il prossimo.