Nei mesi di luglio e agosto si susseguiranno, nella splendida cornice delle terrazze del Castello, serate letterarie, con presentazioni di libri e incontri con autori, serate a carattere storico-archeologico con conferenze di studiosi e storici, incontri dedicati ai bambini con i laboratori didattici della Coop Zoe, e serate di spettacolo e di musica oltre ai consueti appuntamenti, per esempio con lo spettacolo pirotecnico in occasione del Palio del Golfo, o, unico appuntamento esterno al Castello, lo svolgimento del Premio di Poesia Lerici Pea edito 2015, in Piazza Mentana.
La prima serata, di venerdì 3 luglio, offre l'inaugurazione della mostra pittorica "RITMO" dell'artista Martine della Croce Hofman. La pittrice, nata a Vevey (Svizzera), attualmente vive e lavora a Portovenere. Autodidatta, disegna con slancio e spontaneità, esprimendo un'idea di totale libertà. L'artista ama l'essenziale, l'idea concisa, il segno elementare. A lei importa il ritmo della linea comparandola al jazz liberamente interpretato. Il quadro risulta equilibrato malgrado l'irrazionalità del contenuto. La mostra sarà visitabile fino al 2 agosto.
Ingresso gratuito. Aperitivo.
Subito la sera dopo, sabato 4 Luglio alle ore 21, verrà rappresentato un grande classico della tragedia greca: "ESCHILO: PERSIANI", a cura dell' Associazione Culturale Arthena-Compagnia Teatro Iniziatico presenta ESCHILO: PERSIANI, regia di Angelo Tonelli.
Libero adattamento da Eschilo, Persiani nella traduzione di Angelo Tonelli. Dróntes: Galliana Barabini, Greta Di Sacco, Jo Errico, Antonietta Grassi, Michele Karuz, Solange Passalacqua, Susanna Salvi. Assistenza Regia: Susanna Salvi. Scenografia: Giuliano Liofili Coreografie: Annalisa Maggiani. Musiche e canto dai testi greci: Paola Polito; arrangiamento: Beppe de Ruggiero; Lisa Gerrard; John Williams. Costumi: Maria S. Couture. Maschere: Antonietta Grassi e Women at work. Editing audio e registrazione: La Loggia Studios
Di fronte alla reggia e alla tomba di Dario, a Susa, il Coro di fedeli alla regina e custodi della reggia, attende con ansia notizie sulla spedizione che il giovane re Serse, figlio di Dario, ha mosso contro la Grecia, costruendo un ponte di imbarcazioni per consentire alle truppe di attraversare l'Ellesponto. Interviene il messaggero, ad annunciare la sconfitta totale dell'armata: Serse, scampato alla morte, fugge sulla via del ritorno in peregrinazioni estenuanti. Chiude la tragedia l'ingresso di Serse, lacero e disperato, che insieme con il Coro lamenta la propria sorte e quella dei guerrieri e della Persia tutta, rivelandosi agli occhi del pur patriottico Eschilo, piuttosto che nemico irriducibile, degno soltanto di odio e di scherno, un emblema del vinto e del sofferente, oggetto di universale pietà, e occasione – per contrasto – di celebrazione della saggezza che consiste nella misura e nell'accettazione del limite. E nella compassione.
Ingresso gratuito.