Al termine della funzione religiosa le autorità locali si riuniranno sotto i portici del palazzo municipale, in piazza Cavour, per ricordare gli eventi e i protagonisti della lotta partigiana, con interventi degli assessori Olivia Canzio e Luca Del Bello.
Quindi verrà scoperta la nuova lapide che l'amministrazione comunale ha deciso di affiancare alle altre già presenti accanto all'ingresso lato est del Comune. Si tratta di un'opera in marmo che riporta una sorta di testamento spirituale di Giacomo Ulivi, un partigiano di Parma che il 10 novembre 1944 venne fucilato a Modena nel corso di una rappresaglia della Guardia nazionale Repubblicana. La frase incisa sulla lapide è tratta da una lettera che Ulivi indirizzò agli amici prima di essere catturato e giustiziato: "Può anche bastare, sapete, che con calma cominciamo a guardare in noi, e ad esprimere desideri. Come vorremmo vivere, domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!".
Dopo il tradizionale minuto di silenzio in memoria delle vittime, gli amministratori poseranno due corone per ricordare i partigiani deceduti e celebare il settantesimo anno dalla Liberazione. Infine, la sezione locale dell'Anpi depositerà mazzi di garofani nel cimitero del capoluogo, presso le tombe dei partigiani, e a Lavaggiorosso, sulla tomba di don Emilio Toso, il sacerdote trucidato dai fascisti della divisione "Monterosa" il 12 agosto 1944.