Il relatore illustrerà il gravoso compito sostenuto dal Corpo di Sanità Militare durante l'immane carneficina della Prima Guerra Mondiale, che costò all'Italia oltre 600.000 morti, più di un milione di feriti, dei quali quasi la metà resa completamente invalida. Il sacrificio fu altissimo anche fra il personale medico, che ebbe più di 400 morti fra gli ufficiali, oltre ai numerosissimi caduti fra il personale infermieristico ed ausiliario del Corpo di Sanità Militare. Il tentativo di alleviare le sofferenze dei soldati in prima linea fu un impegno complesso ed imponente, che solo sul fronte di Trieste, nel 1917, annoverò 100.000 letti destinati ai feriti, presenti in diversi ospedali da campo suddivisi in un'area di 20 miglia.
Il Presidente Benelli, che introdurrà la conferenza, invita il gentile pubblico a partecipare numeroso, in considerazione dell'interessante tema trattato, che affronta un aspetto fondamentale della guerra, quello della Sanità Militare, troppo spesso trascurato nelle ricostruzioni storiche della primo conflitto mondiale.