Spettacolo ispirato alla vicenda di Didone ed Enea (tratta dal quarto libro dell'Eneide di Virgilio) di e con KOKOR Elena Colucci e ManUel Bozzo. Attori, regia, scenografia, testi Elena Colucci e Manuel Bozzo video Manuel Bozzo. In Video Luciana Roma e Angelo Tonelli costumi Mariella Brunella e Odile Giacopello canti "When i am laid in eart" da Dido and Aeneas di Henry Purcell, "Suicidio" di Kokor, "Più" di Kokor, "Sanctus" di Charles Gounod disegno luci Marco Oligeri(tecnico audio e luci) foto Luca Colucci.
Enea era l'eroe troiano che, dopo la distruzione della sua città, viaggiò per mare per seguire il volere degli Dei: fondare una nuova patria, che sarebbe diventata Roma. Didone era la regina fenicia che, dopo la morte del marito, da sola fondò Cartagine. Durante le sue peregrinazioni, Enea, ancora senza patria, approdò a Cartagine e incontrò Didone. I due si amarono molto, ma a rompere l'idillio furono gli Dei, che spinsero Enea a lasciare Didone per continuare il suo viaggio e per portare a termine la missione da loro affidatagli. La risposta di Didone all'abbandono da parte di Enea fu il suo suicidio. Chi potrebbe essere Enea oggi e chi Didone? Potrebbero essere due anime il cui copione parla del conflitto fra il voler partire o il voler restare, l'essere traditori o fedeli, inclini al suicidio o attaccati alla vita, eroi tragici o eroi comici, sentirsi vittime o ribelli. Così, in un susseguirsi di ambientazioni oniriche, il mito raccontato da Virgilio inizierà a modificarsi, si stempererà man mano, si fonderà fra musica, canto e contemporanee apparizioni, fino a evaporare completamente, per svanire nella memoria dei due protagonisti e per diventare esattamente quello che loro stessi sognano. Ed ecco allora che qualsiasi copione e storia si possono ancora trasformare grazie a coloro che hanno il coraggio di sognare di essere UOMINI NUOVI.