Numerose sono le matrici della collezione Fiocchi che possono essere considerate rare testimonianze, sia per la particolarità delle impugnature, sia perché appartenute a personaggi eminenti, come il conte palatino Johann Gottfried Diesseldorff - politico e trattatista che fu sindaco di Danzica tra il 1720 ed il 1745- o l'inglese Richard Greene, membro del Collegio Reale di Medicina e fine indagatore della malattia mentale. Le impugnature, spesso preziose per materiali e lavorazione, in alcuni casi hanno fornito un termine preciso di datazione: un sigillo islamico intagliato in un'agata dalle stupefacenti sfumature reca la data 1777, un altro esemplare è stato scolpito ispirandosi alla canzone Shew! Fly, Don't Bother Me, composta nel 1869 e famosa tra i soldati della guerra ispano-americana nel 1898; un sigillo di metà Ottocento proveniente dal Congo è muto testimone, con le sue figurazioni, del lavoro coatto a cui erano costrette le popolazioni locali nell'Africa coloniale. Un ulteriore nostro ringraziamento va a Martina Fiocchi Rocca ed alla famiglia Banfi per la sensibilità e generosità dimostrate nel donare al Museo, oltre alla pregevole collezione, le teche destinate ad ospitarla.
Chi è la donatrice? Maria ( Mina) Fiocchi nasce a Lecco nel 1929 in una famiglia di industriali. Dopo aver conseguito il diploma della scuola magistrale, lavora per un anno a Losanna, in un nido neonatale. Rientrata in Italia si specializza in tecnica di laboratorio e lavora presso l' Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Qui conosce il dott. Alberto Banfi, futuro primario di Radioterapia, che sposa nel 1954. Dal matrimonio nascono tre figli. Oltre ad occuparsi della famiglia, Mina coltiva vari interessi: attività assistenziali e caritative, percorsi di approfondimento spirituale con Rinascita Cristiana, studio e insegnamento dello Yoga. Condivide con il marito la passione per i viaggi ed è nel corso di un soggiorno a Londra che inizia ad acquistare i primi pezzi di quella che diverrà la sua amatissima collezione di sigilli antichi. La raccolta si arricchisce nel corso degli anni grazie a ritrovamenti ed acquisizioni, frutto di un'appassionata ricerca presso antiquari e mercati in Europa, in Asia e negli Stati Uniti. Mina ci lascia nel 2011. La sua collezione è oggi visibile nel Museo del Sigillo, alla Spezia, grazie alla donazione fatta dalla sorella, Martina Fiocchi Rocca.