"Quando nasce un romanzo, scrivere alla Spezia" è stato il tema che lo scrittore Marco Buticchi, recente vincitore del premio di letteratura avventurosa Emilio Salgari con "La voce del destino" (Longanesi) ha trattato davanti all'attenta platea di soci ed ospiti del Rotary club Sarzana-Lerici nel Loggiato di Gemmi.
Buticchi, 55 anni, ha viaggiato moltissimo per lavoro, ma nutrendo anche la sua curiosità, il suo gusto per l'avventura e la sua attenzione per il particolare ed è forse da questo che deriva una grande capacità per le descrizioni puntuali, rapide ed incisive. E' il primo autore italiano e anche l'unico pubblicato da Longanesi nella collana "I maestri dell'avventura", accanto a Wilbur Smith, Clive Cussler e Patrick O'Brian. "Buticchi scrive come Buticchi – ha commentato l'oratore, introdotto dal presidente del Rotary, Massimo Scirocco – per un romanzo impiego almeno due anni di lavoro, uno per studiare la storia, uno per scriverlo". Il suo intervento è stato un percorso appassionato, che ha toccato Peron, Evita, Licio Gelli, lo Ior, Papa Luciani, temi che sono trattati nell'ultimo libro di successo "La voce del destino" che vede protagonista un'anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi. "Ero in viaggio nella capitale francese con amici, quando ad un semaforo ho visto una vecchia clochard, i nostri occhi si sono incrociati ed io mi sono detto, chi sarà mai, devo trovare il suo passato. Così è nato il romanzo". Buticchi ha aggiunto:"I miei romanzi nascono per una folgorazione, per un particolare rilevante. La storia si interrompe e io entro nel vuoto". Quando è iniziata la sua ascesa? "Nel '91 quando ho incontrato il grande Mario Spagnol a Lerici. Prima, nell'80 iniziai a scrivere, ma a chi mi rivolsi mi disse di cercarmi un lavoro; non mi persi d'animo, pubblicai io i lavori e da solo li divulgai". Al termine della serata il presidente del Rotary, Massimo Scirocco ha premiato Marco Buticchi con il tradizionale crest del club.