Al termine di Cosenza - Spezia una cosa è apparsa chiara: se le Aquile avessero iniziato a giocare così con qualche giornata di anticipo, ora sarebbero come minimo a sgomitare per un posto in griglia play-off, perché parliamoci chiaro: tolti Parma, Como e Venezia le altre squadre della B sono abbondantemente alla portata di questo Spezia, pur sprovvisto di una batteria di attaccanti adeguata alla categoria.
Anche la partita di oggi è stata per cuori forti, con Tutino che ormai si crede di essere Messi, niente da dire sulla tecnica ma qualche appunto sulle note caratteriali di sicuro.
Lo Spezia ha reagito con veemenza ai due gol dei padroni di casa, pur sprecando un rigore con Verde, oggi piuttosto opaco e poco determinante, prima con Reca sul finire del primo tempo, e nella ripresa con Elia da fuori area, al suo primo gol in maglia bianca.
Nel finale è successo di tutto, la squadra di D'Angelo si è riversata in avanti rischiando anche in qualche ripartenza e trovando il gol della (seconda) vita di Vignali, annullato dal Var dopo che l'arbitro Juan Sacchi lo aveva convalidato.
A 90' più recupero dalla stagione regolare è impossibile non considerare da vicino la situazione delle dirette avversarie: la Ternana vincente contro il Catanzaro ha fatto il balzo più grosso in chiave salvezza, portandosi a quota 40, solo un punto sotto alle Aquile, l'Ascoli ha rosicchiato un punto a Palermo ma resta a quota 38.
In testa purtroppo dietro il Parma già in A il Como non è andato oltre lo 0 a 0 a Modena salendo a quota 72, mantenendo in corsa il Venezia a quota 70 – prossimo avversario dello Spezia - per la promozione diretta evitando i play off, nel caso in cui i lariani non superassero il Cosenza in casa e il Venezia facesse bottino al Picco.
Lo Spezia dunque deve cercare di superare i lagunari, perché anche in caso di pareggio, se la Ternana vincesse contro la già retrocessa Feralpi, le Aquile sarebbero risucchiate nei play out con l'Ascoli.
(Foto di Tassone da Speziacalcio.com)