La mostra, che inaugurerà venerdì 27 febbraio (ore 18.00) alla presenza dell'artista, sarà visitabile fino al 17 aprile, in via Domenico Chiodo 32 alla Spezia, dal lunedì al venerdì (orari: 15.30-19.30). Sarà esposta una selezione di lavori - oltre trenta illustrazioni realizzate nel corso di diverse collaborazioni - in cui il disegno è il protagonista assoluto.
Gabriella Giandelli inizia a pubblicare le sue prime storie a fumetti negli anni '80 su riviste italiane come Frigidaire e Alter Alter, per poi proseguire come autrice di graphic novel tradotte e pubblicate in Europa e negli Stati Uniti. Tra i tanti lavori realizzati come illustratrice: la creazione del personaggio per l'infanzia Milo, protagonista di una lunga serie animata trasmessa da France 5 e Rai 3 della quale è art director, le collaborazioni con i quotidiani Il manifesto, Le Monde e Il Sole 24 Ore, con le case editrici Seuil, Actes-Sud, Einaudi, Minimum Fax e Mondadori, con il settimanale Internazionale dove collabora dai primi numeri, e con il quotidiano la Repubblica, sul quale illustra da tempo la recensione letteraria settimanale. Il suo lavoro è stato esposto in numerose gallerie e musei nazionali e internazionali.
"Ho iniziato a disegnare professionalmente attraverso i fumetti. Mi sono formata pensando al disegno - afferma Giandelli - come sequenza di immagini adatte a formare un racconto. Poi ho studiato cinema e ho realizzato alcuni cortometraggi. Questa formazione mi spinge a concepire il disegno come parte di un racconto o di più racconti composti da tasselli disegnati, sequenze, inquadrature, vignette. E il mio approccio è identico quando affronto il lavoro d'illustrazione, mi piace catturare un momento e disegnarlo con l'idea che esista sempre il momento dopo e quello prima e che, quindi, quella singola immagine sia solo un frammento di un insieme più grande. Quando riguardo i miei disegni ho sempre l'impressione di sfogliare un album di fotografie di famiglia. Tante immagini che raccontano storie, ognuna di loro fornisce delle informazioni ma ne cela alcune altre. Ognuna racconta un po' di quella vita ma non racconta la vita intera. Ogni mia mostra quindi è una raccolta di frammenti di racconti".
La mostra sarà accompagnata da un catalogo che raccoglie le tavole esposte allo Spazio 32.