Grazie ad un contributo di mille euro erogato dal Comune, la confraternita ha infatti acquistato una copia fotografica a grandezza naturale da conservare all'interno dell'omonimo oratorio sulla collina della Costa, nel centro storico della cittadina rivierasca, ed esporre così alla devozione popolare.
La prima ostensione del drappo si terrà dal 13 al 15 marzo prossimi, in occasione della celebrazione delle Sacre Quarant'ore organizzata annualmente nell'oratorio durante la Quaresima. Successivamente la copia del telo sarà visibile ai fedeli durante la settimana santa, secondo un programma di apertura alle visite che è in corso di allestimento da parte dei confratelli.
"L'interesse verso la sacra Sindone di Torino da parte della comunità levantese – spiega Valerio Odoardo, ex priore e attualmente membro del direttivo della confraternita – risale al 1998, durante un pellegrinaggio a Torino in occasione di un'ostensione pubblica. In quell'occasione si strinse anche una sorta di gemellaggio con la confraternita del Santissimo Sudario di Torino. Successivamente, nel 2003, venne organizzata a Levanto una "settimana con la Sindone", nel corso della quale una copia fotografica del telo venne esposta alla venerazione dei fedeli e furono organizzati conferenze ed altri eventi collaterali a carattere religioso".
Ora, con l'acquisto di una copia fotografica da conservare in loco, le occasioni offerte ai fedeli di venerare la reliquia saranno più frequenti.
"Anche in considerazione della devozione che da sempre la comunità levantese manifesta nei confronti di San Giacomo Apostolo (le cui celebrazioni si svolgono ogni anno il 25 luglio) e del forte legame con l'omonima confraternita che da secoli opera nel campo religioso e dell'assistenza sul nostro territorio – dice l'assessore al Turismo e alla Cultura, Paolo Lizza – l'amministrazione comunale ha accolto con favore l'iniziativa. Al di là del significato prettamente religioso della presenza di una copia della Sindone a Levanto, noi confidiamo
anche che l'arricchimento, nel numero e nell'importanza, delle reliquie e delle testimonianze della fede presenti sul nostro territorio (la cui vallata è particolarmente ricca di chiese e cappelle e le cui comunità dei borghi coltivano da sempre la passione per la realizzazione dei presepi) possa incrementare l'interesse di visitatori che oggi scelgono la nostra cittadina per le sue eccellenze storiche, culturali ed artistiche. Forse questo settore turistico al momento è ancora poco conosciuto, ma se si riesce a trovare una sinergia capace di coordinare l'apertura dei luoghi di culto, 'organizzazione di tour guidati e la promozione di eventi collaterali, non è detto che non si possa sviluppare qualcosa di interessante e di attrattivo".