Si tratta di soli diciannove dipinti, di assoluta importanza e grande fascino, provenienti da pochi, celebri musei: la National Gallery di Londra, il Prado, gli Uffizi, Palazzo Pitti, Castel Sant'Angelo, gli Eremitani di Padova e, ovviamente, l'Ermitage e i musei veneziani. E in questo selezionatissimo elenco c'è anche il nostro Museo Lia, che prende parte alla mostra con due straordinarie opere: la Nascita e la Morte di Adone, due tavole a soggetto mitologico realizzate da Sebastiano del Piombo poco prima del 1510, in contemporanea quindi con la tela di Tiziano protagonista della mostra. I due grandi artisti, difatti, condividevano l'alunnato presso la bottega di Giorgione, loro grande maestro, in uno scambio di esperienze proficuo e innovativo: i due dipinti spezzini, non a caso, sono messi proprio accanto alla Fuga in Egitto, a dimostrazione della vicinanza delle opere e della loro importanza.
Insieme alla Tempesta di Giorgione, l'Allegoria sacra degli Uffizi di Giovanni Bellini, o ancora il Trittico di Santa Liberata di Bosch dell'Accademia di Venezia quindi ecco i due dipinti spezzini, in questo suggestivo percorso di scoperta e conoscenza di una delle stagioni più floride del Rinascimento.
La mostra sarà visibile fino al 2 dicembre prossimo, quando il dipinto di Tiziano tornerà per sempre, inevitabilmente, all'Ermitage.