ll giornalista ricostruisce con rigore storico e sapienza romanzesca la liaison tra Napoleone e Maria Walewska, la bellissima contessa polacca che cedette alle brame di Napoleone per il bene della Polonia e fu poi travolta dalla passione. Maria fu donna straordinaria che rifiutò l'Imperatore (o almeno ci provò) quando era il padrone dell'Europa e poi gli rimase accanto nella sconfitta. Il romanzo di Nava comincia il 31 agosto 1814. Napoleone è confinato all'Elba e Maria si imbarca con Alexandre, il figlio nato dalla loro relazione, nella speranza di rimanergli accanto dopo sette anni di amore clandestino. Invece l'Imperatore la terrà con sé soltanto tre giorni. La narrazione scorre veloce e pur conoscendo la Storia non si può fare a meno di fare il tifo per questa donna che ha la sventura di amare un uomo che senza rimorsi pone le sue ambizioni davanti a tutte le passioni e le relazioni umane. «Sì, mi sono innamorato del personaggio di Maria Walewska durante le mie estati all'Elba dove ogni pietra parla dell'Imperatore. La grande suggestione mi ha fatto venire voglia di approfondire la relazione tra questi due grandi personaggi cogliendo l'umanità e l'universalità della loro storia, non diversa da molte altre. In molte storie c'è chi ama di più, c'è la l'attrazione fisica, la passione, il tradimento e poi l'abbandono perché la morale, la famiglia prevalgono su tutto. Ci si chiede perché quando Maria arriva all'Elba, invece di vivere fino in fondo una storia che per sette anni è stata vissuta con sotterfugi e inganni, lui la manda via per riprendere il potere, sia pure per soli cento giorni». La voce narrante è quella del figlio Alexandre, il bambino che scopre durante la traversata chi è il padre e soltanto da grande ne capirà la grandezza e ne scriverà. «La storia vera non si saprà mai perché non si sa quanto il diario di Maria Walewska sia attendibile. Ma le tredici lettere di Napoleone che pubblico nel romanzo sono tutte autentiche. Io, nei panni del figlio Alexandre, penso che non sia vero quanto riferisce Talleyrand. Maria viene data in pasto a Napoleone insieme ai 40 mila soldati polacchi per ottenere l'indipendenza della Polonia». E lei lo amerà fino alla fine. Dopo Waterloo correrà ad abbracciarlo un'ultima vota prima dell'esilio a Sant'Elena.