“La deportazione dei Liguri Apuani: dubbi dai dati di Livio e certezze scientifiche”, incontro al Castello

L'argomento è di grande interesse perché da alcuni anni si è andata sviluppando in alcune realtà della provincia spezzina, della Lunigiana, dell'Alta Versilia, della Garfagnana e del Sannio Beneventano l'esigenza di approfondire lo studio delle comuni radici storiche e culturali che si richiamano ai Liguri Apuani, la più importante delle tribù componenti la Liguria preromana. Questa ultima iniziativa, volta a promuovere approfondimenti e riflessioni sulla storia del territorio con contributi qualificati e presentata da Eliana Vecchi, trae spunto dal racconto che lo storico latino Tito Livio nella sua monumentale "Ab Urbe condita" fa della deportazione dei Liguri Apuani nel Sannio, fatta dai Romani nel 180 a.C. Secondo Livio i consoli Publio Cornelio Cetego e Marco Bebio Tanfilo fecero prigionieri 47.000 Apuani, ma lo studioso Michele Armanini evidenzierà, nel suo interessante intervento, le sostanziali incongruenze che emergono dalle cifre, riportate nell'opera liviana e tratte dalle fonti annalistiche, con un confronto diretto con i dati raccolti dalla moderna archeologia. Alla conferenza sarà presente anche una delegazione dell'Alto Sannio in visita in questi giorni nel territorio lunigianese.