Il Nuovo mostra il doppio Nymphomaniac, con il divieto ai minori di 18 anni. Il film riporta Lars Von Trier nei cinema italiano due anni e mezzo dopo Melancholia, Presentato al Festival di Berlino nella sua versione 'senza censure', Nymphomaniac ha incassato poco più di un milione di dollari in patria, Protagonisti della pellicola Stellan Skarsgård, Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg, Shia LaBeouf, Uma Thurman, Udo Kier, Jean-Marc Barr, Caroline Goodall, Kate Ashfield, Saskia Reeves, Sophie Kennedy Clark, Michael Pas, Omar Shargawi, Christian Slater, Jamie Bell e Jesper Christensen. Al centro della chiacchierata e scandalosa trama la poetica e selvaggia storia del viaggio erotico di una donna, dalla sua nascita fino all'età di 50 anni. Una donna , Joe, che avrà ancora una volta il volto di Charlotte Gainsbourg, sempre più attrice feticcio del regista danese. Gli orari alternati sono per Nynphomaniac 1 Lunedi 12 maggio ore 17.30 –21.30 Mercoledi 14 maggio ore 17.30 –19.30 Giovedi 15 maggio ore 17.30, per Nynphomaniac 2 Lunedi 12 maggio ore 19.30 , Martedì 13 maggio ore 17.00 Mercoledi 14 Maggio ore 21.30 Giovedi 15 Maggio ore 19.30-21.30 . Per la festa del cinema un'occasione unica si possono vedere tutti e due i film con solo 6,00 Un film che divide di un regista che divide, considerato controverso, trasgressivo e difficile. Un film per tutti? Risposta facile: no, decisamente no. Ma nemmeno un film così difficile, come dicono alcuni. La verità è che è più facile dire cosa non è Nymphomaniac. Non è un film porno, non è un film noioso, non è un film inutilmente provocatorio e "solo per intellettuali" come si legge da qualche parte. Il consiglio migliore è di andarlo a vedere senza pregiudizi. E' la storia di una vita, una vita particolare: quella di Joe, una donna che fin da piccola ha vissuto ogni esperienza attraverso il sesso e mai, o quasi, l'amore, raccontata dalla stessa protagonista su un letto (già, quasi come in una seduta di psicoterapia) dopo essere stata accolta da un distinto e gentile signore. Per ora possiamo dire che il film di Von Trier, uno dei più chiacchierati di uno dei registi più chiacchierati, è un film intenso con una regia ricca di idee, connessioni ardite e imprevedibili (il sesso, la pesca, Bach e la musica polifonica), scene di dolore autentico (la morte del padre), ma anche di strana e amara comicità, che lo rendono una delle opere dei più interessanti e originali di Lars Von Trier. Se le sedute di psicoterapia di Von Trier sono così, che continui pure. Gli auguriamo di non guarire mai.