Prende avvio mercoledì 12 febbraio il progetto didattico "Una guida speciale per il Museo Lia", concepito ed elaborato da Francesca Giorgi della sezione didattica del Museo "Amedeo Lia" e Cristiana Barandoni archeologa esperta in didattica museale, progetto che si inserisce nell'ambito delle attività per Kids in Museums.
Lo scorso agosto il Museo Lia, ed attualmente è l'unico museo italiano a farne parte, è stato accolto fra i sostenitori del Manifesto di Kids in Museums, un ente di beneficenza indipendente che svolge la sua attività in oltre 350 musei della Gran Bretagna con lo scopo di rendere i musei aperti ed accoglienti alle famiglie. Questa associazione organizza una straordinaria gamma di eventi, collaborazioni e iniziative nei Musei inglesi, fra cui al British Museum, alla National Gallery, al Victoria and Albert Museum, creando momenti di visita piacevoli e coinvolgenti occasioni di aggregazione in questi luoghi di cultura. Il Manifesto, di cui il Museo Lia è supporter appunto, nasce dalla decennale raccolta dei commenti dei visitatori dei musei inglesi e si propone come una sorta di decalogo a cui ogni museo dovrebbe ispirarsi non solo per rendere più efficaci le proprie attività, ma anche per divenire sempre più luogo piacevole ed eletto dai bambini con le loro famiglie. L'impegno decennale della sezione didattica del Museo Lia, ed i risultati raggiunti in tal senso, testimoniano il valore che deriva dal coinvolgimento dei bambini e delle loro famiglie in attività, progetti ed iniziative in cui il museo sia vissuto come spazio accogliente, adatto al gioco ed alla formazione. Il progetto "Una guida speciale per il Museo Lia" si pone come obiettivo quello di creare una guida didattica per i bambini pensata e scritta dai bambini, un nuovo strumento divulgativo studiato per un pubblico mirato, quello dell'infanzia e della prima adolescenza, da aggiungere al panorama editoriale già presente nel bookshop del Museo. Il lavoro è reso possibile grazie alla partecipazione della Scuola Primaria San Domenico di Guzman e "Dante Alighieri" della nostra città, i cui docenti hanno dimostrato interesse e sensibilità rispetto alla natura del progetto. L'esperienza museale diventa così un necessario e insostituibile complemento della scuola, aperta, accessibile e comprensibile a tutti.