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La sala conferenze dell'associazione culturale Startè ricorda per sempre Francesco Vaccarone In evidenza

Il Presidente Paolo Asti: "Un omaggio non a chi non c'è più ma a chi, in qualche modo, è ancora qui con noi".

La data non è stata scelta a caso: il 12 ottobre, infatti, è la Giornata nazionale del contemporaneo di AMACI (associazione non profit che oggi riunisce 24 tra i più importanti musei d'arte contemporanea italiani), giunta quest'anno alla ventesima edizione. Non poteva quindi essere che questa l'occasione per rendere omaggio ad un grande artista spezzino contemporaneo, deceduto lo scorso aprile.

Startè ha pertanto scelto di scoprire, proprio il 12 ottobre, alla presenza dei familiari, la targa dedicata al Maestro Vaccarone, al quale è stata intitolata la sala conferenze dell'Associazione culturale, che ha sede in piazza Europa 16. Un luogo in cui Vaccarone era "di casa" e che ora lo ricorda per sempre.

"La nostra sede e in particolare la sala conferenze ha visto la partecipazione di Francesco sia in occasione di mostre a lui dedicate, sia per quelle di altri artisti, sono nei ricordi di tanti spezzini i suoi interventi capaci di offrire, agli amici presenti, la sua inconfondibile visione del mondo dell'arte e dell'estetica – precisa il Presidente di Startè Paolo Asti – non potevamo quindi che ricordarlo con un omaggio capace di ricambiare, non solo il contributo dato alla nostra associazione in termini d'idee e azioni, ma a tutta la città e al mondo dell'arte."

"Questa stanza volevamo ricordasse Francesco, perchè lui è qui presente - ha detto Asti durante la scopertura della targa - e ora secondo me starà pensando 'o fanti ma di sabato pomeriggio non sapevate dove andare?'. Ma sono sicuro che sarà felice di tutto questo. Arriveranno poi i tempi in cui anche la città gli renderà onore, come ha fatto per altre persone così amate, noi intanto abbiamo voluto averlo sempre qui, intitolandogli questa sala".

"Non volevamo fare un muro con una targa che ricordasse una persona che non c'è più, ma che rendesse omaggio a chi in qualche modo è ancora qui con noi in queste stanze che tanto amava - spiega Asti - per questo abbiamo scelto di dipingere il muro e di farlo con un colore che richiamasse l'attenzione che Francesco ha sempre dimostrato per l'universo femminile".

Ecco quindi il motivo della scelta di dipingere il muro di un colore tra il rosa ed il violetto e di apporvi una targa semplicissima, con il solo nome e le date di nascita e di morte. Un significato profondo nella sua essenzialità.

 

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