Domenica 6 Ottobre si è svolta la cerimonia conclusiva della dodicesima edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Le Grazie Porto Venere La Baia dell'Arte” organizzato dall'Associazione Culturale “Il volo dell'Arte”.
Il Premio, che ha ricevuto il Patrocinio della Regione Liguria, della Provincia della Spezia e del Comune di Portovenere, è intitolato alla Baia delle Grazie, uno tra i luoghi più incantevoli del nostro territorio, situata nel Comune di Portovenere, dichiarato dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità.
L'Associazione culturale “Il volo dell'Arte” ha come obbiettivo la valorizzazione della Baia delle Grazie e il suo territorio attraverso le multiformi espressioni dell'arte, dalla pittura alla poesia, alla narrativa, alla scultura, fino alla musica.
La cerimonia di premiazione è iniziata con il conferimento del Premio Portovenere alla Carriera, assegnato dal Comune di Portovenere al Maestro Francesco Vaccarone, pittore, scultore, promotore e animatore di innumerevoli iniziative legate al mondo dell'Arte e della Cultura. Il professor Benelli ha ricordato l'amico con un aneddoto personale. Il Sindaco di Portovenere, Avv. Francesca Sturlese, ha consegnato il Premio alla Signora Gabriella Peroni, moglie del Maestro.
SEZIONE POESIA INEDITA
Il Primo Premio è andato a Riccardo Mainardi per la poesia “Le parole non dette”.
Motivazione: Una poesia dettata da un sentimento profondo, esposto con frasi coinvolgenti, mai banali, e di elevato valore letterario per mezzo di parole non descrittive, anzi efficacemente evocative della figura materna, che emerge con concreta corporeità da versi di agevole lettura, grazie alla musicalità propria dell'endecasillabo, verso nobile, che nel caso in specie è di certo il più appropriato e consono al più profondo dei sentimenti.
Secondo premio: Roberto Ragazzi con “Aggrappata al tacere”
Terzo premio: Nora Calvi con “Mite è la stagione”
Premio della giuria: Stefano Peressini con “Così del poeta”
Menzioni d'onore:
Marino Beltrame con “Danze alla frontiera”
Carmelo Consoli con “Il treno del mare”
Daniela Feltrinelli con “Dolce umida notte estiva”
Giampaolo Trucco con “Brezza di Grecale”
SEZIONE POESIA EDITA
Il Primo Premio è andato a Luigi Dodi con la poesia “I confini dell'anima”.
Motivazione: Affrontare tematiche universali e soffermarsi in approfondimenti su problematiche filosofiche, esistenziali ed irrisolte, intersezioni tra religione e logica, rappresenta un'ardua prova per chiunque ed ancor più per chi vuol scrivere versi di poesia coniugando i sentimenti emozionali propri dell'umano sentire con la dimensione intellettuale e razionalistica, anch'essa patrimonio dell'uomo ma conflittuale con il sentimento e l'emotività. Eppure esiste un luogo ove questa congiunzione, ancorché impropria e probabilisticamente irrilevante, può avvenire: quel luogo è la Poesia, poiché è là che l'antinomia s'acquieta ed il conflitto si spegne. Questo accade nell'opera di Luigi Dodi “I confini dell'anima” approfondita silloge, oserei dire “saggistico-poetica”, difficile sì nei contenuti, ma molto poeticamente enunciata in versi sciolti ed in pagine di prosastica originalità.
Secondo premio a Paolo Parrini con “Il quinto tempo”
Terzo premio a Franco Grifò “Fra Gilè” con “Sbalzi d'amore”
Premio della giuria a Pierfrancesco Zen con “Inciampi e memorie sparse”
Menzioni d'onore:
Francesco d'Andrea con “Fondali”
Giocchino di Bella con “Ho colto ovunque semi di poesia”
Lio Attilio Gemignani con “Sassi piatti”
Michela Perini con “Meravigliosa natura”
Grazia Fassio Surace con “A Diego”
Maria Luisa Daniele Toffanin con “Il vento dei fiori”
PREMIO SPECIALE TINO BARSOTTI DI POESIA DIALETTALE
Vincitore Marino Beltrame con la poesia “Anima me”
Motivazione: Struggente, sentita, immediata, in pochi versi genera un atmosfera irreale eppure ben nota a chi di mare, di stelle e di sogni si nutre. E poi il pensiero rivolto al tempo ineluttabile, al decadimento della senescenza che erode e deteriora il corpo. Ma non può intaccare né corrodere l'anima perché essa ha origini metafisiche ed ha un ruolo positivo e fondamentale anche nell'ultimo attimo di vita. E soprattutto nel dopo, sia che il dopo consista nella memoria lasciata come eredità etica, sia che il dopo voglia intendersi metafisico e trascendente. Poesia molto bella, bella nei contenuti espressi da versi pervasi da sentimenti immediatamente percepibili e condivisibili e belli nella forma, nella scelta lessicale della “lingua patrum” che, tradotta, oltrepassa ogni confine e diventa un dono consegnato a tutti con prezioso valore universale.
Menzioni d'onore:
Pedru Corda con la poesia “Passende a unu a unu”
Gabriella Giammaria con la poesia “La pianta e lu rispett'”
TROFEO LUIGI PORTUNATO “GIOVANE POETA”
Vincitore Davide Ricci con al poesia “Alice”
Motivazione: L'insegnamento socratico inizia con la frase “conosci te stesso”. La conoscenza di sé va di pari passo con la coscienza dell'essere, dell'esistere nella forma dell'io pensante immerso nella componente organica strutturale. È l'adolescenza un periodo difficile poiché è difficile recidere i legami con la fanciullezza, difficile affrontare le nuove tematiche e gli sconosciuti problemi della nuova età. Il giovane autore di Alice ha voluto esprimere in versi la sua conquista della nuova forma psicologica, di pari passo con il mutamento della morfologia somatica. E lo ha fatto in modo originale e interessante, inusuale, ammiccante ed intelligente. L'evidente precocità dell'acerbo verso è comunque fertile terreno che, se ben curato, darà buoni frutti in futuro quando il suo tempo sarà ricco di esperienze e di nuovi sentimenti.
SEZIONE NARRATIVA INEDITA
Il Primo Premio è andato a Luigi Rigamonti con il racconto “Ciao casa, ciao, ho detto”
Motivazione: Bel racconto, pieno di amore e di ricordi. È venuto il momento di lasciare la casa, quella di famiglia, non resta più nessuno e bisogna venderla. Lei, la padrona, non riesce a staccarsi, contempla il panorama verso il lago da quella terrazza dove sono passati tanti amici e tuta la famiglia. Il distacco è duro, per fortuna chi l'ha comprata vuole solo restaurarla, in fondo è troppo curata ed elegante per demolirla. La nostalgia, l'amarezza dell'abbandono sono ben esaltati e si finisce per condividere quei sentimenti.
Secondo premio a Piero Sesia con “La piazza del mercato”
Terzo premio a Emanuele Bacillieri con “E' solo una pesca”
Premio della giuria a Wilma Avanzato con il racconto “Del perduto amore”
Menzione d'onore:
Arianna Baracco (Eloisa Castaldi) con “Tu c'eri”
Gino Dondi con “Riti e riti”
Daniela Feltrinelli con “L'isola vicina”
Margherita Flore Satta con “Tenebre rosse”
Paola Schiano di Colella con “L'uomo venuto dal Cairo”
SEZIONE NARRATIVA EDITA
Il Primo Premio è andato a Maria Letizia Grossi con “Ho bevuto una pozione di lacrime di sirena”.
Motivazione: Un piccolo capolavoro, dalla trama originale e avvincente, ambientato tra l'Inghilterra e la solare Sicilia. Shakespeare, ottimamente conosciuto e trattato dall'autrice (libro pieno di citazioni a partire dal bellissimo titolo), è il protagonista, nella mente di un suo attore, come allucinazione che porta l’uomo a riconsiderare la sua vita dopo il suicidio della moglie. Il bardo, cioè l'inconscio dell'uomo, lo spinge ad interessarsi degli altri e ad uscire dal proprio guscio. Una pandemia, l'isolamento, il sovranismo che vuole spingere l'Italia ad uscire dall'Europa, sono tra i temi trattati, spesso con un humor molto british. È un romanzo geniale, molto moderno nella stesura narativa e nella trama.
Secondo premio a Cristina Lora con “Figli di un unico blu”
Terzo premio a Vincenzo Ziparo con “Il giusto debito”
Premio della giuria a Tonina Testa con “Volevo vivere sull'acqua”
PREMIO SPECIALE ROMANZO STORICO
Il vincitore è stato Enrico Casartelli con “Berlino Est 1989, ricordi di una giovane libraia”.
Motivazione: E' veramente un libro interessante, a metà tra il giallo e il romanzo storico, con un finale commovente e a sorpresa. Molto accurata la descrizione della Berlino Est prima del muro, così come di quel momento epocale che è stato il suo crollo. Ben delineati, e con tante sfaccettature che escono durante la lettura, i protagonisti, in particolare i due gemelli, così diversi ma, in fondo, così uguali.
Menzioni d'onore:
Claudio Bianchetti “Clambagio” con “Ironta pazzo per Victor”
Paolo Brizzi con “La versione di Laura”
Lucia Allara Canepa con “Il respiro della formica”
Patrizia Fiaschi con “Il vento sull'erba”
Michele Manna con “I piani inferiori della Luna”
Fabio Mongardi con “Le carezze dei lampi”
Antonio Schiavo con “Sono tristi le stazioni di sera”
Pier Ferruccio Rossi con “Granello di sabbia”
Chiara Cozzani – Cesare Giorio – Marzia Ratti – Annalisa Tacoli con “Voci e sguardi – Viaggiatori d'Europa nel golfo e nelle riviere”
La Giuria era composta da:
Presidente Onorario: Giuseppe Benelli, storico, saggista, Presidente dell'Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellini
Presidente di Giuria: Egidio Di Spigna, poeta, critico letterario
Componenti della Giuria: Annarosa Lajoye Dosi, presidente dell'associazione “Il Volo dell'Arte”; Roberto Camerini, Critico letterario; Annalisa Coviello, Critica letteraria; Susanna Poli, Critica letteraria, membro LAAV; Chiara Serreli, Critica letteraria.