Mercoledi 21 agosto, al cinema all’aperto nel porto Mirabello, ore 21.15, è in programma il nuovo film del regista giapponese Hirokazu Kore’eda. Una storia di amicizia, che indaga nel profondo la natura dei rapporti umani.
In anteprima L’innocenza, l’ultimo film di Hirokazu Kore’eda, il regista giapponese di Un affare di famiglia.
L’innocenza racconta la storia di Minato (Soya Kurokawa), che ha 11 anni e vive con la mamma vedova Saori (Ando Sakura). A causa del comportamento sempre più schivo e avvilito del preadolescente, la madre decide di indagare ritenendo che il suo cambiamento sia causato da un insegnante di scuola.
La verità però, come spesso accade nei film di Kore-eda, si rivelerà essere un’altra e i fatti sveleranno una profonda e toccante storia di amicizia.
Premiato al Festival di Cannes per la miglior sceneggiatura, L’innocenza è il primo film di Kore’eda, dal debutto con Maborosi (1995), in cui il regista non è anche sceneggiatore. La storia infatti è scritta da Yūji Sakamoto, finito sotto le luci della ribalta con Tokyo Love Story (1991). “Questa storia è estremamente solida – racconta il regista –. Le storie che solitamente scrivo sono pezzi di vita. Ritraggo una certa sequenza di eventi nella vita di un personaggio e faccio in modo che lo spettatore immagini cosa è successo prima e cosa potrebbe succedere dopo. Non la chiamerei narrazione. Qui ci sono alcune scene che sono sostenute dalla forza della presentazione, ma fondamentalmente è un film narrativo. La storyline è molto solida e robusta”.
Autore della colonna sonora è invece Ryuichi Sakamoto: “La collaborazione che avevo sognato per molti anni si è finalmente avverata”, dice Kore’eda.
Hirokazu Kore’eda è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 6 giugno 1962. Il suo debutto cinematografico è avvenuto nel 1995 con il film Maborosi, che ha vinto il premio Osella d’oro per la miglior regia al Festival di Venezia. Kore’eda è conosciuto per il suo stile umanistico e pacato, attraverso cui esplora tematiche che si concentrano soprattutto su questioni familiari e sociali. Tra i suoi lavori più celebri ci sono After Life (1998), Nessuno lo sa (2004), Air Doll (2009), Like Father, Like Son (2013) con cui ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes e Un affare di famiglia (2018), Palma d’oro a Cannes. Ha ricevuto numerosi premi internazionali e riconoscimenti, diventando una figura di spicco nel panorama internazionale del cinema contemporaneo.