Gran finale del festival jazz della Spezia con lo show Russell Crowe, che ha cantato assieme ai The Gentlemen Barbers e alla cantante Lorraine O'Reilly.
L'edizione numero 56 della Rassegna jazzistica più antica d'Italia, ottimamente organizzata dal Comune della Spezia sotto la direzione artistica di Lorenzo Cimino ha proposto nell'ultima settimana concerti diversi tra loro, uniti dall'anima contaminata del jazz ma in grado di mostrarne originali sfaccettature.
Cartellone aperto il 24 luglio da Goran Bregović and The Wedding & Funeral Band, tanta qualità anche se un pò datata, a seguire le note elettriche di Mike Stern con la Randy Brecker band, il 25 Irene Grandi versione blues e cover, a seguire appuntamento con "Kind of Bill" – Omaggio a Bill Evans, il 29 le arie suggestive di Paolo Fresu & Uri Caine con code Botteghino fino alla chiusura del Gladiatore di ieri sera.
Per Russell tanta gente in piazza Europa, venduti biglietti con la fila 32 anche se le le seggiole arrivavano alla 30, dietro l'ultima fila Zucchero Fornaciari con la moglie Francesca Mozer, sul palco tanti aneddoti di Crowe, in inglese con qualche passaggio in italiano, "mio nonno è partito da Ascoli per gli USA e non è più tornato, stasera mi sento italiano!" O ricordando quando venne ricevuto dal Papa in Vaticano dopo l'oscar per Il Gladiatore, con spettacolo pirotecnico e una battuta, "ora torno nel mio ufficio".
È un Crowe decisamente sovrappeso quello visto in giro per l'Italia con il suo 'Indoor Garden Party', ma i chili in più non hanno scalfito più di tanto il suo appeal, anzi ne hanno valorizzato le note basse di una voce potente e molto intonata, quasi da "negro bianco" capace di spaziare senza problemi dal jazz al rock, dallo swing al country al R&B sulle orme di Johnny Cash e Mark Knopfer.
Prima delle 23 l'artista chiama il pubblico a ballare sotto il palco, invito accettato con entusiasmo malgrado il caldo quasi insopportabile, Accompagnato dalla sua band, The Gentlemen Barbers formata da Dave Kelly (batteria), Stewart Kirwan (tromba), Stu Hunter (pianoforte), Chris Kamzelas (chitarra) e James Hazelwood (basso)oltre alla cantante Lorraine O'Reilly Russell Crowe ha deliziato i presenti con un ricco repertorio di brani blues e di canzoni di Johnny Cash, fino ad arrivare a una versione molto originale di Romeo and Juliet dei Dire Straits e chiudere in simpatia sulle note di "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri scatenando il pubblico sotto il palcoscenico.