Gli artisti più caustici, dissacranti e creativi del panorama teatrale italiano, su invito di Officine Papage, portano al Festival Nuove Terre una delle loro più celebri creazioni in uno spazio davvero inconsueto.
Giovedì 1 agosto alle ore 21.30, sotto le mura del Castello di Levanto, tra le pareti di marmo rosso dell’antica cava, sarà allestito “Pitecus”, quadri di scena di Flavia Mastrella e, come recita la locandina ufficiale dello spettacolo, “testo (Mai) scritto di Antonio Rezza”. Un successo lungo 30 anni – la prima rappresentazione è del 1995 - che continua a costringere il pubblico a confrontarsi e a ridere della sua stessa follia, con argomenti e temi che non cessano di essere sorprendentemente attuali.
Al centro della rappresentazione, il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni. Sul palco quasi metafisico di Levanto, abitato dalle sculture dinamiche di Mastrella, sfileranno dissociati e laureati, sfaticati, giovani e disperati alla ricerca di un’occasione che ne accresca le tasche e la fama, pluridecorati alla moralità che speculano sulle disgrazie altrui, vecchi in cerca di un’identità che li aiuti ad ammazzare il tempo prima che il tempo ammazzi loro. Sono personaggi schizofrenici e frenetici, dai volti spigolosi e incattiviti, che Rezza evoca con movimenti e voci portando in primo piano maschere sempre diverse, in una confusione vorticosa di emozioni dove la risata nasce potente dallo sconcerto e dalla sorpresa di un riconoscimento inatteso.