“Durante la guerra ci riunivamo per ascoltare le storie degli anziani. Era un po’ la televisione dell’epoca. Lì è nato il mio rapporto con la narrazione”. È uno dei ricordi più intimi a cui Bice Cairati (conosciuta con lo pseudonimo di Sveva Casati Modignani) si lascia andare, permettendo così di scorgere il delicato fil rouge che intreccia la vasta produzione di una delle penne più amate d’Italia.
Inizia dapprima come cronista, scrivendo per La notte (quotidiano milanese) e successivamente per grandi nomi come Mondadori e Rizzoli. Abbandonato il giornalismo, trova il tempo per dedicarsi anima e corpo nella stesura di storie che assorbono linfa proprio da quelle sere d’infanzia che ricorda con emozione: “Scrivevo divertendomi. Un giorno mio marito chiese di poter leggere qualcosa. Ne rimase impressionato. Quello stesso manoscritto diventerà il mio primissimo successo, Anna dagli occhi verdi”.
Il processo che conduce l’autrice dall’idea alla realizzazione passa per una fase contemplativa dei concetti e dei personaggi: “Ogni mia storia è legata a un persona realmente esistente, anche se poi il suo alter ego-narrativo intraprende vie nettamente divergenti”. Il rapporto con le sue creazioni è un rapporto particolarmente umano: “I miei protagonisti sono lì mentre scrivo, mi parlano, e io riporto le cose che mi raccontano. Una volta terminata la storia li saluto e mi dirigo verso la prossima ispirazione.”
Un pensiero è stato rivolto anche verso le nuove generazioni di scrittori e scrittrici: “Non do mai particolari consigli. Trovo che la strada maestra si dispieghi mediante lo sbaglio. L’errore è la nostra guida in qualsiasi tipo di percorso. È fondamentale dunque lanciarsi e sbagliare per crescere!”
Il suo ultimo libro “La vita è bella, nonostante” (Sperling & Kupfer, 10 ott 2023) è disponibile in tutte le librerie e nei principali digital store.