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A Sarzana è quasi tempo di Festival della Mente: “Gratitudine” è il tema della XXI edizione In evidenza

di Marina Lombardi – Dagli habitué Alessandro Barbero e Massimo Recalcati, a protagonisti internazionali come Zainab Badawi, Viet Thanh Nguyen. 

Gratitudine. È questo il tema della XXI edizione del Festival della Mente che anche quest’anno riempirà il centro storico di Sarzana di cultura e sapere da venerdì 30 agosto a domenica 1° settembre.

Promosso come di consueto da Fondazione Carispezia e Comune di Sarzana, il Festival prende vita anche quest’anno sotto la direzione di Benedetta Marietti.

“21 anni di successi – ha sottolineato il Presidente di Fondazione Carispezia Andrea Corradino – siamo veramente orgogliosi di presentare un’ulteriore edizione. È un festival che ha dimostrato in questi anni di avere la capacità di mantenere un senso tradizionale, l’idea originaria del festival di essere festa della creatività e di mantenere anche una serie di appuntamenti con i relatori, alcuni abituali e amici del festival, ma anche capace di rinnovare. Un successo significativo perché significa che questo momento rappresenta un momento di stimolo, di idee, di pensieri e di bisogno di cultura che c’è”.

La città di Sarzana, rappresentata dalla Sindaca Ponzanelli, si prepara a vivere anche quest’anno il boom di arrivi in occasione del festival culturale di richiamo nazionale. “Sarzana si prepara a vivere questa XXI edizione – ha dichiarato la Sindaca di Sarzana Cristina Ponzanelli - non vediamo l’ora di vivere l’effervescenza nelle nostre strade e nelle nostre piazze dei tantissimi visitatori, lo scambio e l’arricchimento culturale. Vivo sempre con grandissima emozione questo momento, è un’emozione a cui non mi sono ancora abituata. Ritengo che questo anno il tema scelto sia di una profondità eccezionale, lo è in un contesto sociale in cui la felicità pare legata a degli aspetti molto elementari e superficiali e si rischia di dimenticare una riflessione profonda su quella che è la nostra vita quotidiana e su come tantissime cose che riteniamo scontate invece non lo sono affatto. Una grande attesa per comprendere come saranno affrontate le dinamiche di tutte le varie sfaccettature di questo tema che riguarda ognuno di noi e l’intera collettività e società”.

Il tema che farà da filo conduttore dell’intero evento nasce dalle parole di Oliver Sacks, che dopo aver appreso la diagnosi di una malattia incurabile all’età di 65 anni, scrisse una un breve saggio dal titolo “La mia vita” inserito nella raccolta “Gratitudine” nel quale scrive:

“A dominare è un senso di gratitudine. Ho amato e sono stato amato; ho ricevuto molto, e ho dato qualcosa in cambio […]. Più di tutto sono stato un animale pensante, su questo pianeta bellissimo, il che ha rappresentato di per sé un immenso privilegio e una grandissima avventura”.

“Per congedarsi dall’esistenza con serenità, elogiandola e ringraziandola – commenta la Direttrice del Festival della Mente Benedetta Marietti – gratitudine per la bellezza del mondo e per esserci stato. Il pensiero del grande neurologo americano è stato per me fonte di ispirazione nella scelta del filo conduttore della XXI edizione del Festival della Mente, la gratitudine. Un concetto oggi poco di moda, viviamo in una società del rancore, inquieta e smarrita. Per guardare al futuro con speranza e desiderio diventa necessario prendersi a cuore la vita”.

Charis, è la parola greca che significa “gioia” e “gratitudine”, a spiegarlo sarà Luigina Mortari, epistemologa e docente di filosofia dell’educazione e della cura, che terrà la Lectio Magistralis inaugurale “Sulla gratitudine, ovvero la gioia della cura”.

Nella sua multidisciplinarietà il Festival della mente ha ormai degli appuntamenti abituali come quello con Alessandro Barbero che quest’anno terrà la sua – o meglio, le sue - Lectio sul tema “il delitto Matteotti o dell’ingratitudine”. Doppio appuntamento anche con Massimo Recalcati con “Gesù, uomo del desiderio” e “Miracoli del desiderio”.

Presenti quest’anno anche ospiti di rilievo internazionale come Zainab Badawi, che insieme a Marco Aime dialogherà sul tema dell’Africa come “Un continente da riscoprire” e troppo spesso dimenticato. Viet Thanh Nguyen, Premio Pulitzer per la narrativa nel 2016 dialogherà con Francesca Mannocchi su “Una nuova Gratitudine”. Ancora Massimiliano Valerii che insieme a Luigi Zoja percorrerà le emozioni degli italiani nelle varie epoche con la lectio “L’Italia. Splendori e declino, emozioni e numeri”. Moltissimi i protagonisti di quest’anno, il programma è disponibile sul sito del Festival della Mente e i biglietti saranno acquistabili da domani mattina, mercoledì 26 giugno, a partire dalle ore 9.30, sarà aperta la prevendita dei biglietti, online su www.festivaldellamente.it, su www.vivaticket.com e alla biglietteria fisica presso il Teatro degli Impavidi di Sarzana.

 Il Festival della Mente dimostra anche quest’anno la sua capacità di coinvolgere tutte le generazioni. Non mancheranno infatti gli appuntamenti dedicati a bambini e ragazzi, a cura di Francesca Gianfranchi. Dal 30 agosto al 1° settembre si svolgeranno 12 appuntamenti in programma, che coinvolgeranno una fascia di età che va dai 3 ai 16 anni. Saranno presenti “scrittori, illustratori e artisti, architetti, ingegneri, attori e pedagogisti – afferma Gianfranchi – gratitudine pe rme significa allargare lo sguardo e ricordarsi di far parte di un tutto molto più grande dei microcosmi in cui tendiamo a rinchiuderci. E credo che praticarla quotidianamente e insegnare anche ai ragazzi a mantenere aperto questo sguardo sia fondamentale per coltivare i rapporti, le possibilità e gli incontri ringraziando per quello che è stato. Per quello che è e per andare incontro al futuro con consapevolezza e cura”.

Anche quest'anno, in nome e in ricordo di Giulio, ci sarà Furgomytho, il furgone con la radio dentro, che insieme a Radio Rogna, intervisterà il pubblico ed i relatori del Festival.

Non mancherà nemmeno quest’anno anche ParallelaMente, a cura di Oriana Fregosi che afferma “Come tutti gli anni si aprirà il festival mercoledì 28 per chiudersi domenica 1° settembre. Novità di quest’anno è la contaminazione con artisti anche fuori dal territorio locale, nell’incontro con l’altro. Narrazioni condivise che si svolgeranno come di consueto nel centro storico di Sarzana.

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