Una delle sorprese della Mostra del cinema di Venezia, accolto da applausi scroscianti, arriva dal 4 aprile in esclusiva la Nuovo : Tatami co-diretto dal regista israeliano Guy Nattiv e dalla iraniana Zar Amir. E' un film coraggio, un inno alla libertà delle donne e uno sguardo all'Iran che le punisce. In un crescendo da thriller racconta la storia di Arienne Mandi, judoka minacciata dal regime iraniano che vuole costringerla a ritirarsi dai campionati mondiali in Canada per evitare la finale con una campionessa del 'paese occupante', Israele. Una narrazione ispirata a Sadaf Khadem, la prima donna pugile iraniana: si tolse il velo nel 2019 durante un incontro internazionale e per questo ebbe un mandato di arresto del suo paese. Un coraggio immenso per il quale Sadaf Khadem ha pagato rifugiandosi in esilio a Parigi, senza abbandonare la boxe. E' diventata una delle voci di supporto del movimento Donna, vita, libertà.
L'idea dell'avvincente Tatami è rendere omaggio e far conoscere i gesti rivoluzionari di tante atlete iraniane in questi anni, non solo Sadaf Khadem ma anche Elnaz Rekabi, arrampicatrice su roccia che ha gareggiato senza indossare la hijab, consapevole di rischiare la morte al suo ritorno a casa; Kimia Alizadeh, ragazza prodigio del taekwondo iraniano che ha lasciato il paese insieme al marito a causa delle minacce governative, e molte ancora. Ed è anche un ponte, se non tra i due paesi, certamente tra i due popoli.
"Riteniamo - dice Silvano Andreini del Nuovo - che l'arte sia la voce della ragionevolezza che si fa strada in mezzo al chiasso. La storia in questo film è la storia di troppi artisti ed atleti costretti a rinunciare ai propri sogni e, in alcuni casi, obbligati a lasciare i propri paesi e i propri cari a causa del conflitto tra sistemi e governi. Il film mostra al mondo che l'umanità e la fratellanza vincono sempre. Penso che questa opera cinematografica e artistica possa essere un tributo a quegli artisti e a quegli atleti e a tutte le persone che si battono per guardare al di là della frenesia dell'odio accecante e della reciproca distruzione e che, nonostante tutti gli ostacoli, costruiscono insieme un futuro".