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"Fuori di strada", l’esordio letterario di Stefano Moscatelli In evidenza

di Luca Erba - Nel conflitto si crea ordine e nell’armonia si cerca l’inquietudine.

Storie di circostanze e casualità. Non poteva esserci sottotitolo più indicato per fotografare la collana di racconti di “Fuori di strada”, la pubblicazione di Stefano Moscatelli. Una scrittura fresca e densa di significato accompagna la lettura di tutte le storie che compongono questo mosaico introspettivo. L’elemento che emerge con forza, in grado creare sin da subito magnetismo tra le storie raccontate e chi legge, è la ricerca di risposte a domande alle quali difficilmente si riesce a dare forma e significato in senso assoluto. Il relativismo che muove la penna di Moscatelli rappresenta l’elemento più potente che caratterizza tutto il cammino letterario di questa pubblicazione. Non ci sono certezze assolute, non ci sono verità che non si possono mettere in discussione se le materie trattate sono la vita, i dubbi esistenziali, le angosce e le indecisioni di ogni essere umano.

Sullo sfondo la grande domanda sulle strade che indicano il destino dell’uomo. “Le sofferenze di un mondo nel quale, senza un vero perché, dal nulla siamo emersi e, senza un perché, nel nulla torneremo.” La ricerca dell’inquietudine come forma di equilibrio pone davanti ai nostri occhi importanti quesiti. Le vite apparentemente più ordinate trovano in quella stabilità l’affermazione reale della propria esistenza?

Non c’è il pessimismo a muovere l’indagine di Moscatelli, la sua è una ricerca minuziosa e attenta dei fatti che la vita ci pone davanti con le sue circostanze e casualità. Emerge il significato profondo per il quale l’umano si distingue da qualsiasi altro essere vivente che abiti il pianeta terra: la ragione. I protagonisti dei racconti si caratterizzano (a vari livelli di intensità) per la loro capacità, o incapacità, di affrontare la vita in tutta la sua interezza e complessità.

Il pensiero che organizza la costruzione delle domande e i dettagli dei contesti descritti sono il frutto della capacità di osservazione dell’autore. Si percepisce che i racconti siano stati organizzati e rielaborati all’interno di un lungo cammino di riflessione. Un particolare, un episodio, un fatto.. tutto ha dato spunto alla creazione di questo microcosmo. La scrittura come rifugio dell’anima e allo stesso bomba incendiaria. Nel conflitto si crea ordine e nell’armonia si cerca l’inquietudine.

Una pubblicazione che merita la nostra presenza, un’occasione nella quale fermarsi a riflettere tenendo a distanza la fretta dei concetti semplici per dare spazio ad una riflessione collettiva, un esercizio al quale non siamo più abituati.

La presentazione si terrà, con la partecipazione dell'autore, sabato 16 marzo alle ore 17:30 presso la sala «SUNTIMES» (ex cinema Diana) in Via Sapri 68 alla Spezia.

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