Parigi, maggio 1968. È il cosiddetto "maggio francese": la classe studentesca si riversa nelle strade della capitale contro il governo di Charles De Gaulle. Le rivolte sono dirette al sistema capitalista gaullista, all’industria del consumismo e al classismo della riforma scolastica. Seguono scioperi generali e proteste di massa che, da Parigi, si propagano in ogni distretto. Trentacinque anni più tardi, il regista italiano Bernardo Bertolucci riporta nelle sale il Sessantotto francese. E lo fa sottilmente. Le rue parigine e il 1968 sono lo sfondo della sua opera, non il protagonista. Seppur presenti, appaiono in trasparenza, sul fondale. In una Parigi infervorata da moti e rivolte si muovono e loro sono i veri protagonisti di The DreamersIsabelle, Théo e Matthew. Passano altri vent’anni e Parigi , il maggio francese, Isabelle, Théo e Matthew tornano nelle sale italiane.
Oggi, dalla prospettiva di una consolidata distanza temporale, The Dreamers può considerarsi un classico. È uno di quei film che, di tanto in tanto, si torna a guardare, perché ha sempre qualcosa da dirci.
E Lunedi 15 Gennaio ore 18.00 ,Martedi 16 gennaio ore 21.15 e Mercoledi 17 Gennaio ore 15.30 2024 lo si può fare al cinema Il Nuovo