Esce oggi in e-book ed il 15 novembre in formato cartaceo “Destini e Libertà”, il secondo volume della Dilogia dei Destini, scritta dall'autrice spezzina Ilenia Leonardini.
Si completa così il ciclo dei Destini, iniziato lo scorso anno con “Destini Infranti”, romanzo storico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale che copre il periodo compreso tra la Notte dei Cristalli ed il 1942. “Destini e Libertà”, infatti, tratta vicende che arrivano sino alla conclusione del conflitto.
Abbiamo intervistato l'autrice per svelarvi qualcosa in anteprima e raccontarvi come è nata quest'opera.
Quando hai cominciato a scrivere questa dilogia e perchè?
La stesura di Destini infranti è iniziata nel periodo del lockdown: dovevamo tutti rimanere a casa ed ho colto l'occasione per cominciare a scrivere una storia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, che raccontasse quegli anni e comprendesse anche episodi poco noti. Sapevo che un solo libro non sarebbe bastato, quindi ho subito pensato ad una dilogia.
Perchè un romanzo proprio sul periodo della Seconda Guerra Mondiale?
Per sottolinearne la drammaticità, perché credo sia stato il più oscuro nella storia del genere umano.
Che cosa ha di particolare questa dilogia e in particolare “Destini e Libertà”?
Sono due romanzi che si basano su fatti storici, nei quali personaggi di fantasia interagiscono con i personaggi storici. Ci sono tutti gli eventi principali che troviamo sui libri di storia ma anche, e questa è sicuramente una particolarità, episodi e curiosità poco noti, tratti da trasmissioni specializzate. In questo secondo volume, ad esempio, parlo della Corazzata Fantasma e di un fatto riguardante la vita di Hitler che pochi sanno...non vi svelo altro, se leggerete il libro scoprirete tutto.
“Destina e Libertà”, poi, ha un'altra caratteristica: c'è un personaggio che la collega ad un altro mio ciclo di opere, ovvero quella che sinora era la trilogia dei Segreti e che presto diventerà quadrilogia.
Un'altra particolarità è che questi romanzi storici sono scritti al presente, perchè questa scelta?
Perchè ho voluto mostrare i fatti quasi come in un film, è l'effetto “fiction” che hanno un po' tutti i miei libri.
Come mai questo stile di scrittura?
Deriva dalla mia passione per il cinema. Io ho iniziato a scrivere a 14 anni, le mie erano una sorta di sceneggiature per film, proprio perchè io amo il cinema e quello era il mio riferimento. Negli anni ho creato un mio stile di scrittura e questa impronta derivante dal cinema è rimasta. Molti definiscono il mio modo di scrivere proprio “stile fiction”.
Hai già altre opere nel cassetto o in mente?
Sto finendo di scrivere The Connelly Saga - Il figlio segreto, che trasformerà la trilogia dei Segreti in una quadrilogia. Del resto, come ho anticipato prima, quest'opera si legherà a “Destini e Libertà”.