E’ la storia della sua esperienza in una comunità che accoglie donne e bambini maltrattati intrecciata strettamente alla storia della sua famiglia. Una famiglia che tiene sempre la porta aperta, pronta ad accogliere, a dare e ricevere imparando così un nuovo modo di vivere. Si tratta di temi forti, importanti, trattati con profondo rispetto, senza voler dare giudizi e senza nessun compiacimento. Una grande storia scritta con linguaggio scorrevole, semplice, quasi a volerla presentare come una vicenda qualsiasi, che è invece storia di amore, di comprensione, di speranza e di crescita reciproca, nata in una comunità che sembrerebbe solo luogo di disperazione. La Renei entra in punta di piedi in questo ambiente, cercando prima di tutto di capire le emozioni che le suscita e ponendosi in stretta connessione con chi ha di fronte per riuscire, immedesimandosi, a capire quale sia la migliore forma di aiuto che può dare. Non c’è supponenza né teorie preordinate o visioni stereotipate ma solo amore e ascolto. Come dice la stessa autrice, il libro è nato da una esigenza: “avevo bisogno di mettere nero su bianco una serie di emozioni che hanno travolto la mia vita e il desiderio di condividere, di portare per mano altre persone sul mio cammino”. In una intervista, alla domanda “Perché le tazze?” risponde : “La tazza è accoglienza, contiene. La tazza è confidenza, ci appoggi le labbra, lo fai nell'intimità del risveglio. È qualcuno che si prende cura di te e ti dà il benvenuto al giorno. Le tazze a casa mia sono tante, per i tanti ragazzi che hanno deciso di passare la notte da noi. Alcuni cresciuti con noi negli anni, altri di passaggio”.
Il libro affronta anche con molta sincerità il tema dell’affido temporaneo, facendo emergere le difficoltà insite in questo istituto ma superate riflettendo prima di tutto sul proprio sentire e sulle proprie reazioni e mettendosi in gioco con grande generosità.
Irene Renei è curatrice del blog e della pagina fb “Donne che pensano” che conta decine di migliaia di follower. Il blog ha fatto crescere la sua notorietà e spesso viene chiamata per conferenze sul ruolo della donna, soprattutto quelle più fragili, sulla genitorialità e sui problemi dell’adolescenza.
Dialogherà con l’autrice Roberto Calati
La serata è organizzata dall’Associazione Posidonia con il concorso della Pro Loco Le Grazie, de Il Cantiere della memoria e dell’Associazione Dalla parte dei forti
Appuntamento ai giardini di via Libertà, Le Grazie, martedì 18 luglio alle ore 21 (in caso di condizioni meteo avverse ci sposteremo presso la sede dell’Associazione Posidonia in via Libertà 87)