Dopo una serie di film drammatici, il grande regista francese François Ozon è tornato sul grande schermo l con la sua nuova nuova commedia , nella quale il sarcasmo diventa una potente arma contro una società che tende a soffocare le voci mettendo in discussione il sistema nel quale si è sempre stati abituati a orientare la propria vita.
La vicenda ha luogo nella Parigi nel 1935, quando Madeleine viene contattata dal produttore Montferrand, il quale, anziché offrire un lavoro alla ragazza come le aveva promesso, tenta di molestarla; poche ore dopo il verificarsi della tentata violenza, l’uomo viene trovato assassinato nel suo appartamento e i sospetti cadono sulla giovane attrice. Allora, l’amica e coinquilina Pauline le consiglia di dichiararsi colpevole e di aver agito per difendere il suo onore.
Inizia così una farsa in cui le due amiche, attraverso discorsi stravaganti e irriverenti, vincono la causa diventando simbolo di una ribellione delle donne contro la violenza domestica che impregna di dolore e paura la loro vita.
Le numerose sfaccettature dei personaggi, le interpretazioni da standing ovation del cast, e un ritmo incalzante costellato da battute dal gusto dolceamaro non rendono difficile per l’opera di Ozon reggere il confronto con l’omonima pièce teatrale del 1934 a cui si ispira e con le due precedenti rivisitazioni sul grande schermo (“La moglie bugiarda”, 1937; “Prendi il mio cuore”, 1946).
La regia e la sceneggiatura di Ozon riescono egregiamente anche nell’intento di sfruttare la realtà degli anni ‘30 per riflettere e criticare il presente, specialmente per quanto riguarda i persistenti problemi di parità di genere nel mondo del lavoro; non solo questo, ma Ozon usa la satira sociale per denunciare chi sminuisce la violenza domestica imputandola al pari di ogni altro tipo di violenza e puntando nuovamente i riflettori sul movimento MeeToo, a cui i media hanno smesso di dare l’importanza che merita.
Il gusto per l’assurdo prende forme sempre sorprendenti nelle pellicole di François Ozon e non ci resta che attendere con ansia l’annuncio del suo prossimo progetto.