Il primo omaggio dalla barca e remi e vela latina (costruita da Ido Battistone) sarà, alle 11,45, ai palombari del Comsubin in ricordo del loro prodigarsi per il recupero dei feretri dopo la frana nel cimitero di Camogli. Poi, con la scorta della goletta Pandora, l’ingresso nell’insenatura delle Grazie accompagnato da un mezzo della Guardia Costiera e da effetti speciali: getti d’acqua di un rimorchiatore del porto e dell'eco battello della Sepor, suono delle campane della chiesa e delle sirene delle navi all’ormeggio.
Alle 21 ai giardini proiezioni sulla storia della vecchia campagna di pesca (col racconto di Francesco Oneto), sulla pesca attuale (con immagini di Roberto Celi e Tiziana Pieri), sulla salagione (con film d’epoca girato dall’istituto Alberghiero a cura di Elisabetta Toracca) e sul santuario dei cetacei (a cura di Antonio Leverone); intervento di Bernando Ratti della Società di mutuo soccorso di Lerici.
Al Cantiere della Memoria - impegnato insieme alla Pro Loco delle Grazie nel supporto terrestre all’equipaggio - è visitabile una mostra documentaria sul Dragun e la pesca notturna con le lampare; sullo sfondo piccole istallazioni artistiche di Raffaella a Gragnano e Barbara Capraro.
Durante la giornata il modellista Ornello Ferraresi, all’interno del Cantiere della Memoria, avvierà la costruzione del modello del mezzo scafo del Dragun.
Il 7 luglio il ritorno alle Grazie del Dragun dopo la sosta con visita ed eventi in Gorgona, degustazioni di acciughe (su prenotazione alla Pro Loco (338.1731764; 339.8990001) e concerto del gruppo Illustri cugini a cura del Comune di Porto Venere.
L’8 luglio alle 17,30 lezione in piazza di salagione delle acciughe a cura della Pro Loco, degustazioni su prenotazione e performance ‘Poesie e canzoni nel vento’ a cura dell’associazione Nadar.