Torna, anche quest'anno l’appuntamento cardine dell’estate lericina: la notte di Sant’Erasmo. Come ogni anno la statua del Santo patrono verrà imbarcata e portata davanti a Maralunga, dove verrà deposta una corona di fiori per rendere omaggio ai caduti in mare.
Sant'Erasmo, o Sant'Elmo, com’è anche conosciuto a Lerici e in gran parte del mediterraneo occidentale, è il patrono dei Naviganti del Borgo di Lerici, dove è venerato dal ‘400.
Vescovo di Antiochia, e Martire, Sant’ Erasmo visse attorno al 300 d.C. e il culto fu portato in Liguria da marinai di Gaeta, nel decimo secolo. Da Gaeta la venerazione si estese a tante località marinare del Mediterraneo occidentale e in tante della riviera ligure (oltre a Lerici, Bonassola, Quinto, Sori, S. Margherita , Sestri Levante, località del Ponente), a Formia, a Barcellona, a Lloret de Mar, in Francia..
Spiega Bernardo Ratti, presidente Società Marittima di Mutuo Soccorso Aps: "La tradizione vuole che, naufrago, Sant’Elmo fu raccolto da una nave, salvato e condotto a terra. Il capitano non volle altra ricompensa che una prova della potenza che, in quanto Santo, egli doveva possedere: Sant’Elmo gli promise così di avvertirlo con un fuoco dell’imminenza della burrasca, affinché egli potesse farvi fronte. Il Santo mantenne la promessa, e cominciò a far apparire i suoi fuochi per salvare i naviganti, la sua luce, i “Fuochi di S.Elmo”: per un fenomeno fisico, durante le burrasche, infatti, sugli alberi dei velieri, si sviluppava una luce, e faceva credere che fosse il Santo a protezione della nave, dando un po’ di conforto e di speranza all’equipaggio. Un Santo quindi legato al fuoco, nell’antichità festeggiato con falò, ed ora con lumini in mare e fuochi d’artificio che, così, hanno una giustificazione e una derivazione antica".
A Lerici la festa si tiene almeno dal '400, una devozione secolare, coincidente con la tradizione marinara del Borgo, con fuochi accesi in suo onore: "Talmente sentita che nel 1629 fu fondata la Confraternita Opera di Sant'Erasmo dei marinai, che si occupava della sussistenza dei Naviganti, delle vedove, della sepoltura, degli ormeggi, come anche naturale era la sede della stessa, nel Convento Agostiniano di Maralunga, punta avanzata di Lerici sul mare, a sua protezione. Già nel 1526 fu donata al Convento dalla Comunità di Lerici una bombarda in bronzo, poi fusa in campana, che, suonando durante le tempeste, aiutasse i naviganti ad entrare in rada. Il Convento era dedicato alla Vergine Annunziata, a cui erano particolarmente devoti i marittimi del paese, infatti a sua volta raffigurata, come Sant’Erasmo, in tanti Ex Voto marinari lericini. Opera meritoria quella della Confraternita, sostituita in parte nell' '800 dalla Società Marittima di Mutuo Soccorso, società laica per antonomasia. La Confraternita è stata ricostituita qualche anno fa e si occupa della festività".
Una devozione, quella lericina, conosciuta in tutto il Mediterraneo, confermata da un libro in catalano, edito nel 1998, “La Confraria del Sant Elm de Lloret", in cui c’è un intero capitolo dedicato a Lerici e a “La Confraria de Sant Elm de Lerici”, dove è nominata anche la Società Marittima di Mutuo Soccorso.
"Un’altra dimostrazione del culto consolidato sono i tanti lericini con il nome Elmo, così la preghiera invocata a Lerici dalle donne per gli uomini lontani era: "Preghèmo Sant'Ermo chi stàgghia 'nta coffa" Preghiamo Sant' Elmo che stia sulla coffa, o gabbia (del veliero, a protezione dell'equipaggio). Sino agli anni ’70 del ‘900 il Santo era trasportato in Processione a terra e in barca da uomini di mare, scalzi o con gli zoccoli, con una semplice maglietta, spesso a righe, e il tipico cappello con il pon pon rosso".
Quest'anno le celebrazioni si terranno dal 30 giugno al 3 luglio. In allegato la locandina