L'acqua di San Giovanni è un'acqua che viene preparata la sera del 23 giugno e in cui si mettono fiori e erbe di campo. Lasciata tutta notte all'aperto in modo che venga bagnata dalla rugiada, quest'acqua va poi utilizzata la mattina del 24 giugno per lavarsi viso, occhi e corpo.
Secondo la tradizione, una sorta di “pozione” dalle proprietà benefiche che porterebbe anche fortuna, amore e prosperità. Questa credenza è molto sentita in Calabria e in Toscana, ma è ormai diffusa anche in tante altre regioni d'Italia.
Per saperne di più, abbiamo incontrato Antonella Sarnataro, erborista.
Antonella, da dove nasce questa tradizione?
Anticamente le popolazioni Celtiche credevano che nella notte di San Giovanni, tra il 23 e 24 Giugno, la rugiada che si formava fosse magica e che allontanasse le negatività con poteri miracolosi, proteggendo dai malanni e portando fortuna. Così i Celti preparavano la “Rugiada degli Dei” praticando riti propiziatori e purificatori, un’antica usanza arrivata fino a noi.
La magia è fondamentalmente legata al solstizio d’estate, essendo il Sole il protagonista della vita, dove osserviamo un’ elevazione delle forze vitali e della natura: molte tradizioni legate a questo giorno hanno un’intensa affinità con la vita e la guarigione, è il giorno più lungo dell’anno, il momento in cui la Natura giunge al culmine del suo splendore.
Antonella, come si prepara l’acqua di San Giovanni?
E’ proprio dopo il tramonto del 23 giugno che si raccolgono erbe e fiori per preparare l’acqua di San Giovanni da usare l’indomani al risveglio per lavarsi. I Fiori e le erbe devono essere edibili, anche perché attraverso la pelle assorbiamo le proprietà sia buone che tossiche. Non c’è una regola sulle piante da usare, raccogliamo erbe e fiori tra quelle che ci “chiamano”. Potremmo ad esempio scegliere:
Iperico o Erba di San Giovanni- Scacciadiavoli per allontanare i diavoli della tristezza e della malinconia
Artemisia, dal nome greco “Artemis”, sano, è una pianta legata a Diana protettrice della buona salute delle donne, della fertilità, allontana il maligno, le epidemie e le difficoltà
Finocchietto selvatico per proteggere dagli inganni
Achillea per preservare dalle ferite
Avena selvatica che porta abbondanza
Alloro che dona forza, successo e aumento dei poteri psichici
Lavanda o Spigo, pianta legata a Venere che dona protezione, amore, longevità
Rosa, pianta mistica consacrata ad Iside, dea delle arti magiche, della vita, della guarigione e della fertilità
Malva i cui semi venivano deposti dai Celti sugli occhi dei defunti per scacciare gli spiriti maligni ed aprire le porte del paradiso, Mal-va i malanni se ne vanno
Rosmarino per la salute del cervello
Melissa erba dell’allegria
Timo erba potente, per scacciare le vibrazioni negative e lasciar andare...
Calendula o fiorrancio per fiorire tutto l’anno