Erano presenti anche il sindaco di Castelnuovo Magra Daniele Montebello, l’assessore alla cultura Katia Cecchinelli, il parroco don Alessandro Chiantaretto e l’architetto Davide Basilio, ieri, mercoledì 29 marzo, alla giornata di studio “Nuova luce sulla Crocifissione di Pieter Brueghel il giovane di Castelnuovo Magra” organizzata nei locali dell’Aula magna dell’Università di Genova presso il dipartimento di Scienze umanistiche. La giornata – organizzata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia Università di Genova, Scuola di Scienze Umanistiche, DIRAAS Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo – è stata l’occasione per mostrare ai presenti la straordinaria opera “La “Crocifissione” del pittore fiammingo Pieter Brueghel il giovane (Bruxelles 1564 – Anversa 1638), riportata alla luce e restaurata dopo il tentato furto avvenuto 4 anni fa nella chiesa di Santa Maria Maddalena di Castelnuovo Magra dov’era custodito.
“È stata un’emozione rivedere il dipinto di Brueghel finalmente in salute dopo il restauro. L’opera oggi ha assunto tutta un’altra veste rispetto al passato, svelando particolari che prima era impossibile cogliere. È un grande vanto per tutta la nostra comunità poter annunciare che il dipinto tornerà presto a casa. Stiamo infatti lavorando in queste ore per organizzare il suo rientro alla chiesa di Santa Maria Maddalena il prima possibile e in totale sicurezza, con appositi sistemi di allarme e assicurando le migliori condizioni di conservazione”.
Il dipinto su tavola raffigurante la Crocifissione (cm 102,2 x 151,5) e databile intorno al primo ventennio del secolo XVII, rappresenta la Crocifissione di Cristo sulla collina del Golgota, con la città di Gerusalemme sullo sfondo, e giunse nella chiesa di Castelnuovo nel 1890, grazie a una donatrice privata che le fonti archivistiche ricordano con il nome di Marchesa Teresa Gargiolli.