La Prefettura della Spezia ha avviato un progetto di educazione alla legalità dal titolo "Le Istituzioni per amiche". Il programma, rivolto agli studenti delle scuole medie di Monterosso al Mare e Riccò del Golfo, è sviluppato in collaborazione con le amministrazioni comunali, le forze di polizia, l'Azienda Socio-Sanitaria Ligure 5, la Casa Circondariale della Spezia e la Croce Rossa Italiana.
L'obiettivo principale è quello di avvicinare le istituzioni ai ragazzi e alle loro famiglie, e sensibilizzare i giovani sui comportamenti a rischio durante l'adolescenza. Durante gli incontri programmati fino a primavera, i ragazzi incontreranno le forze di polizia, gli esperti di tossicodipendenze, le assistenti sociali e testimonial che parleranno delle loro esperienze su temi attuali come l'uso di alcol e droghe, il cyber-bullismo e i pericoli della navigazione in rete. Per le terze classi è prevista una visita alla Casa Circondariale della Spezia, con la possibilità di partecipazione dei genitori.
Il primo incontro del progetto "Le Istituzioni per amiche” si è tenuto venerdì, quando il Prefetto Maria Luisa Inversini e il Sindaco Emanuele Moggia hanno incontrato gli studenti delle scuole medie di Monterosso al Mare. Durante l'incontro, le Istituzioni hanno discusso con i giovani sulla Costituzione e hanno cercato di capire insieme cosa sia la politica e a cosa serva la Costituzione. Il Sindaco ha infine sottolineato l'importanza di essere consapevoli dei diritti garantiti dalla Costituzione: «Pensando a paesi come può essere in questo momento l'Iran, dobbiamo essere consapevoli della grande ricchezza che abbiamo e il primo dovere che ci impone la Costituzione è quello di difendere i diritti custoditi in essa.»
Questo progetto presenta due novità: il coinvolgimento delle famiglie e la creazione di un percorso continuativo che affronti le varie tematiche. Lo scopo è quello di stimolare il dialogo tra ragazzi, scuole e famiglie, e di monitorare l'efficacia dei percorsi di legalità proposti. Al termine del progetto, si sta valutando l'opportunità di organizzare dei laboratori di psicologia per aiutare i genitori a comunicare meglio con i propri figli.