Il racconto proviene dalla tradizione piemontese e si ritrova anche nei racconti di Mamma Oca di Perrault, più noti sotto il nome di Barbablù.
Italo Calvino ha voluto inserirlo nella sua raccolta "Fiabe Italiane", dalla quale lo spettacolo è liberamente tratto.
Le scene si susseguono in un alternarsi di recitazione, racconto e musica. Ad accompagnare l'attrice-cantastorie, una fisarmonica, la voce e... naturalmente l'intervento prezioso dei bambini, che non sono solamente il pubblico, ma anche i veri protagonisti della vicenda e potranno così cantare, costruire pezzi di storia e interpretare brevemente la parte di alcuni tra i personaggi.
Le filastrocche, le inflessioni dialettali, le canzoni e personaggi si fonderanno con nuove modalità espressive.
Non è un caso che come per il precedente spettacolo vi sia una componente narrativa che trae origine da pagine di letteratura italiana, nonché europea, attraverso un'attenta rivisitazione che sa coinvolgere ed appassionare.
È questo infatti l'intento: far conoscere estratti non così facilmente fruibili e non altrettanto piacevolmente intellegibili.
Sostenere opere di questo tipo, di Compagnie che lavorano per i bambini e con i bambini significa in fin dei conti sostenere il futuro e la speranza di ripresa della cultura.
L'evento, inserito nell'ambito del XIX Festival Provinciale "I Luoghi della Musica", è organizzato dall'Associazione Amici della Musica-Accademia Musicale "A. Bianchi" con il contributo della Regione Liguria e Coop Liguria, in collaborazione con la Provincia della Spezia e il Comune di Levanto.
L'ingresso è libero.
Per informazioni www.provincia.sp.it, www.accademiabianchi.it, oppure telefonare al numero 328.8227643