C'è anche un po' di Sarzana alla 79ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. The Skill Group, holding di comunicazione strategica guidata da Andrea Camaiora, ha presentato al Lido di Venezia nel suggestivo contesto dell'Hotel Excelsior un cortometraggio di propria produzione: «Il buon lavoro che c'è», dedicato all'Italia del fare, del sacrificio, della fatica ma anche delle soddisfazioni e della crescita professionale e personale.
«Con questa opera abbiamo voluto contribuire ad accendere i riflettori su un'Italia più dinamica, disponibile a reinventarsi e a mettersi in discussione – spiega Camaiora – con la piena convinzione che, a dispetto delle rappresentazioni disfattiste, trovare occupazione sia non solo possibile ma anche facile, basta la volontà di mettersi in gioco».
Per il Gruppo guidato da Andrea Camaiora – che l'anno scorso ha aperto una sede anche nel centro storico di Sarzana, dopo Roma, Milano e Padova – è la terza occasione di presentazione di un docu-film nell'ambito del Festival del Cinema.
Il cortometraggio prende spunto dalla realtà socioeconomica italiana. Se infatti fino a pochi anni fa il nostro Paese era tra quelli con minore mobilità dal punto di vista lavorativo, il Covid ha rimesso in circolo le energie, modificando almeno in parte l'approccio al lavoro e invertendo la tendenza.
Lo testimoniano i numeri: secondo l'Istat, il tasso di occupazione, a giugno 2022, si è attestato al 60,1%, ai massimi dal 1977. Non solo: negli ultimi 12 mesi per il 69% delle organizzazioni è aumentato il tasso di turnover, ovvero di coloro i quali vogliono cambiare carriera. Il docufilm, firmato dal regista Simone Aloisio e dal giornalista Lorenzo Munegato, mostra così come sia nuove professionalità sia antichi mestieri si rivelino concrete opportunità di impiego. Un resoconto di approfondimento giornalistico che, per bocca dei protagonisti, spiega i profondi mutamenti del mondo del lavoro negli ultimi anni e di come certi mestieri, un tempo meno di tendenza, abbiano riacquistato importanza, fascino, centralità e, soprattutto, siano straordinariamente richiesti dal mercato.
Le immagini mostrano spaccati eterogenei fra loro ma ugualmente significativi per l'economia italiana. Dagli agronomi di Timac Agro Italia, che assistono i coltivatori nella nutrizione delle piante, ai tecnici di Bonifiche Ferraresi che si occupano di agricoltura di precisione e, tra gli altri, di progetti speciali sul biodiesel in Africa. Dalle infermiere lombarde impegnate in strutture private (AIOP Lombardia) come l'Ospedale di Ponte San Pietro (Bergamo) ai produttori di vino della Tenuta Santa Caterina nel Monferrato.