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Anteprima nazionale a Luni per "Aiace", la nuova produzione di Teatro Pubblico Ligure In evidenza

Il 27 giugno nell'ambito di "Portus Lunae Art Festival", poi il giorno successivo la prima nazionale a Fiesole.

Sergio Maifredi dirige “Aiace” di Sofocle. L’azione è sospesa nel tempo presente. Questo è un “Aiace in scatola”. Tre attori per coprire tutti i ruoli. Come era nel principio della tragedia greca. Più uno per la voce del coro.

«”Aiace” – dichiara il regista Sergio Maifredi - lo lessi per la prima volta in quinta ginnasio, nella traduzione di Umberto Albini. Partii per la Grecia portandomelo nello zaino. Un eroe smisurato e inflessibile. Come lo è la giovinezza. Poi per quaranta anni è rimasto lì, come un eroe sempre più distante da me. Ora lo ritrovo, guardandolo dalla prospettiva di Odisseo: della maturità che sconfina con la vecchiaia o, se vogliamo essere ottimisti, con la saggezza. Odisseo sa curare, seppur post mortem, il gigantesco furore di Aiace, sa trovare una via di uscita al conflitto che aveva dato scacco matto all’eroe. Odisseo è l’eroe moderno. Forse anzi un anti eroe, che davvero ambisce al suo destino di essere finalmente nessuno».

“Aiace” mette in campo la fine dell’età eroica che cede il passo alla logica del compromesso, quindi della politica. Le armi di Achille, secondo le regole d’onore della guerra, dovevano andare al più valoroso tra gli Achei, Aiace. Ma a ottenerle, grazie alla sua abilità retorica, è Ulisse. Un’ingiustizia che conduce a pensieri di vendetta, trasformati presto in azione.

La messa in scena si avvale e della consulenza letteraria di Giorgio Ieranò, professore ordinario di Letteratura greca all’Università di Trento, considerato da Maifredi «un vero e proprio coach» che insieme alla traduzione di Maria Grazia Ciani, già docente di Storia della tradizione classica all’Università di Padova, lo hanno fatto entrare nel mondo potente di Sofocle.

Tutti i personaggi sono interpretati da Corrado d’Elia, Alberto Giusta, Andrea Nicolini e Marco Rivolta, diretti da Sergio Maifredi, attori e compagni di viaggio che hanno dato corpo e voce ai suoi pensieri. I doppi e tripli ruoli di cui si fanno carico gli interpreti, mettono in luce cortocircuiti tra i personaggi: Teucro è anche Aiace; i due eroi fratelli sono indissolubili, sovrapponibili. Come lo sono Agamennone e Menelao. Odisseo ha la stessa voce, lo stesso volto di Tecmessa, la donna di Aiace. Odia Aiace ma è capace di compassione per Aiace, come Tecmessa.

Le musiche originali composte da Mario Incudine con la collaborazione di Antonio Vasta ed eseguite dal vivo da Giorgio Rizzo, sono il vero e proprio coro di questa tragedia essenziale.

La tragedia è sospesa in un tempo presente, in cui ognuno può cercare il senso di una storia d’armi, onore, giustizia e memoria, temi presenti in ogni battaglia.

 

Con “Aiace” prende avvio la trilogia odissiaca, che proseguirà con “Filottete” ed “Ecuba”, sempre dirette da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure. Queste tragedie hanno in comune il personaggio di Odisseo e l’ambientazione: una spiaggia, quasi una terra desolata, un deserto beckettiano, dove si stagliano solo i corpi degli attori e dove rivive, in scena, il mito dell’uomo dal multiforme ingegno. Dopo aver lavorato per oltre dieci anni sull’Odissea, Sergio Maifredi porta in scena le tragedie Odissiache: Aiace (nel 2022), Filottete (nel 2023) e Ecuba (nel 2024).

“Aiace” inoltre andrà in scena l’8 luglio al Teatro Romano di Ventimiglia per la seconda edizione di “Albintimilium Theatrum fEst”, il 17 luglio alla Fortezza di Castelfranco di Finale Ligure e il 28 luglio al Teatro Romano di Carsulae a Terni, sempre nell’ambito di STAR – Sistema Antichi Teatri Romani.

 

BIOGRAFIE

Sergio Maifredi, nato a Genova nel 1966, regista, presidente e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure, da lui fondato nel 2007. Dirige teatri e festival. È ideatore di progetti di audience engagement e community development (Atlante del Gran Kan) per Amministrazioni Pubbliche e Comuni, Fondazioni, Istituti Italiani di Cultura e Istituzioni internazionali. Dal 2019 è direttore artistico per la Città di Barletta dell’evento storico La Disfida di Barletta. Direttore artistico di Cinque Terre Art Festival e Portus Lunae Art Festival. Ideatore del progetto di rete STAR sistema teatri antichi romani. Curatore delle mostre d’arte Yves Klein, judo e teatro, corpo e visioni (2012) con Bruno Corà e Tutto il Teatro in un manifesto, il manifesto d’arte in Polonia a vent’anni dalla caduta del Muro (2009) a Palazzo Ducale di Genova. Ha diretto oltre cinquanta spettacoli.

 

Giorgio Ieranò è professore ordinario di Letteratura greca all’Università di Trento. Si occupa anche di traduzioni e adattamenti teatrali di classici greci. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Arianna. Storia di un mito (2010), La tragedia greca. Origini, storia, rinascite (2010), Olympos (2011), Eroi (2013), Antichi silenzi (2016), Demoni, mostri e prodigi. L'irrazionale e il fantastico nel mondo antico (2017), Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo (2018), Olympos.Vizi, amori e avventure degli antichi dei (2019), Parole della nostra storia. Perché il greco ci riguarda (2020), Gli eroi della guerra di Troia. Elena, Ulisse, Achille e gli altri (2020), Demoni, mostri e prodigi. L’irrazionale e il fantastico nel mondo antico (2021), Elena e Penelope. Infedeltà e matrimonio (2021).

 

Maria Grazia Ciani ha insegnato Storia della tradizione classica all’Università di Padova. Presso la casa editrice Marsilio ha fondato e diretto la collana di classici greci e latini «Il convivio» e «Variazioni sul mito», per la quale ha curato i volumi dedicati a Medea, Antigone, Fedra, Orfeo e Ulisse. Sempre per Marsilio ha pubblicato i romanzi Storia di Argo (2006, 2021) e La morte di Penelope (2019, 2021 tascabile UE) e il saggio Le porte del mito. Il mondo greco come un romanzo (2020). Nel corso della sua carriera si è occupata soprattutto di epica e di tragedia, e ha studiato la sopravvivenza dei miti letterari e iconografici nelle letterature e nell’arte dell’Occidente.

 

Giorgio Rizzo, musicista, compositore, producer, regista. Come percussionista, collabora con compagnia Graham, Pina Bausch, Momix, Caterina Genta, Franco Califano, Nino D’Angelo, Roberto Angelini, Diventa il percussionista della band Rumba de Mar di Alberto Laurenti. Dalla collaborazione con Francesca Incudine nascono i dischi Ietta Vuci e Tarakè, vincitrice del premio Tenco 2018. Con Moni Ovadia e Mario Incudine partecipa alle tragedie greche con Le supplici al teatro greco di Siracusa e con Federico Tiezzi a Ifigenia in aulide. Regista dello spettacolo Sisigamici regina di Persia scritta da F. Zarzana. Sceneggiatore e regista di Storie Nere di Carmelo Abbate. Insieme a Giada Trebeschi ha scritto e portato in scena lo spettacolo Sulla pelle del diavolo e il programma on line Il peso delle parole. Nel 2021 hanno realizzato i cortometraggi Mia e Ancora un caffè, lo spettacolo teatrale Lo spettacolo delle desuete e la web serie #sapevatelo. È producer per il progetto musicale FO.

Mario Incudine, cantautore, attore, regista, musicista. Collabora fattivamente con Moni Ovadia, Peppe Servillo, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti e Tosca. Dal 2014 al 2019 è stato direttore artistico del Teatro Garibaldi di Enna.  Insieme a Moni Ovadia, è stato condirettore artistico del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta dal 2016 al 2018 e dei teatri Impero e Sollima di Marsala nel 2016 e nel 2017. Attualmente è direttore artistico del teatro Casalaina di Novara di Sicilia (Messina) e della Sala Sciascia di Chiaramonte Gulfi (Ragusa). È direttore dell’Orchestra EtnoMediterranea. È direttore della SeteLuasOrkestra, produzione speciale del Festival Sete Sois Sete Luas presieduto dai premi nobel Dario Fo e Josè Saramago, di cui è anche coordinatore artistico per la Sicilia. Nel 2015 è in scena con Le supplici di Eschilo al teatro greco di Siracusa. Collabora con Teatro Pubblico Ligure a diversi progetti, tra i quali ricordiamo “Un Canto Mediterraneo” (2018). Recentemente ha partecipato come protagonista e autore della colonna sonora del film documentario “Cuntami. Storie di canto magico” di Giovanna Taviani , vincitore dei Nastri d'Argento.

 

Corrado d'Elia, attore, regista italiano, drammaturgo, ideatore e organizzatore di eventi e rassegne culturali. Diplomato alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi. Nel 1995 fonda il progetto Teatri Possibili. Nel giugno 2002 vince il Premio Hystrio - Provincia di Milano.

 

Alberto Giusta, attore, regista diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Lavora con i maggiori registi teatrali italiani (Luca Ronconi, Ferdinando Bruni, Elio de Capitani, Marco Sciaccaluga, Antonio Zavatteri, Pierpaolo Sepe).  Firma la regia di spettacoli teatrali per il Teatro Nazionale di Genova, per il Teatro Libero di Palermo e per la Compagnia Gank, di cui è anche fondatore e condirettore. Attualmente lavora come attore per il Teatro Nazionale di Genova e per il Teatro Stabile di Verona. Firma la regia di spettacoli teatrali per il Teatro Nazionale di Genova, per il Teatro Libero di Palermo e per la Compagnia Gank.

 

Andrea Nicolini, attore e compositore di musica di scena. Ha collaborato (attore e/o musicista) con tanti Teatri Stabili e Compagnie private italiane, guidato da registi come Matthias Langhof, Benno Besson, Peter Stein, Alfredo Arias, Krzsistof Zanussi, Mario Scaccia, Juan Diego Puerta Lopez, Marco Sciaccaluga, Gabriele Lavia, Gianfranco De Bosio, Franco Branciaroli, Valerio Binasco, Jurij Ferrini, Sergio Maifredi, Carlo Sciaccaluga.

 

Marco Rivolta, attore diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Ha lavorato con i registi Massimo Mesciulam, Simone Toni, Emanuele Conte, Sergio Maifredi. Collabora con Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, Teatro Pubblico Ligure, CISA di Locarno (CH)

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