La prima rassegna enogastronomica dedicata ai vini e cibi delle Cinqueterre conferma ad ogni tappa il suo percorso appetibile e affascinante, ogni domenica la cena con piatti realizzati appositamente per valorizzare i vini di una cantina e con il produttore in presenza a raccontare sè e i singoli calici.
Domenica 5 giugno a LaLampara con Cantina Litàn si è accesa una magica sinergia tra i commensali, alcuni locali e altri turisti, che si sono sentiti davvero parte della piccola comunità Riomaggiorese: il benvenuto da parte di Antonio, manager de LaLampara, che dirige con i fratelli Sergio ed Emanuele e con la mamma, ha raccontato di come lui e la famiglia da decenni portino avanti l’impegnativo ristorante, con la difficoltà alle origini di lasciare la terra natia Sicilia e creare impresa qui, mantenendo però il calore e i sapori del sud e facendone tesoro, poi i dettagli forniti dallo chef Emanuele, che con il suo percorso formativo in Alma ha perfezionato la tecnica e raggiunto una meravigliosa capacità di esprimersi, infine con i cugini Litàn, che hanno narrato la storia di una delle Cantine già icona delle Cinqueterre, tutto ciò ha coinvolto e commosso i presenti, che si son sentiti avvolgere da un clima familiare e caloroso, regalando applausi ad ogni nuova portata.
La voce calma e pacata dello Chef ha spiegato ogni goloso boccone, in cui materie prime e pescato fresco locale eran di evidente qualità eccelsa, con attenzione alla sostenibilità e alla stagionalità, dove la tradizione era base e partenza e, a detta di molti, con “i migliori deliziosi ripieni” immaginabili, con delle aggiunte che richiamano queste origini mediterranee della famiglia Spadaro, il tutto elaborato con tecniche nuove, con estrema eleganza, pulizia e perfezione di preparazione, con bellissime disposizioni e con colori che fanno pensare ad un artista che ha tavolozze su cui trasporre ogni sapore. Non a caso il ristorante La Lampara riscuote prestigiosi riconoscimenti e premi. Ogni portata era abbinata ad un diverso calice di vino Litàn, la cui produzione avviene in un vigneto eroico in estrema pendenza che ha la posizione privilegiata di Cru, Costa de Sèra: la potenza dei vini Litàn è stata perfettamente abbinata ai cibi con cui ha potuto manifestare le complessità d’aromi e i sentori, che racchiudono i meravigliosi profumi di macchia ligure, di erbe aromatiche e tutta la salsedine e lo iodio che giungono da uve aggrappate alla roccia, a picco sugli scogli, su questo spettacolare mare, affianco alla spiaggia di Canneto.
Menzione di lode al dolce, che era come averne cinque diversi, dove l’antica ricetta della Spongata sarzanese, più semifreddo ai marroni, gelato alla ricottina Val di Vara, mousse al cioccolato e caramello salato, hanno abbracciato e valorizzato le infinite sfaccettature del sublime Sciacchetrà DOC Litàn.
La commozione dei turisti presenti, oltre che dei locali che magari già conoscevano le varie realtà raccontate, ci fa capire che RioDiVino è sulla giusta strada , fornisce uno strumento in più per rendere una vacanza indimenticabile, per entrare nella realtà locale, viverla da dentro e portarsi a casa ricordi indelebili di questi luoghi da fiaba, con profumi e sapori che rimangono a lungo impressi nella memoria. Le Cinqueterre sono la formula vincente di polo turistico enogastronomico grazie a una nuova ristorazione illuminata: sostenibile, territoriale, stagionale, che sa proporre i preziosi vini del territorio come risorsa unica e irrinunciabile.
La prossima cena sarà domenica 12 giugno al ristorante Fuori Rotta di Riomaggiore con i favolosi vini dell’azienda Campogrande.
La rassegna RioDiVino riceve il sostegno di AIS Liguria e ComuneRiomaggiore, che credono nel progetto e nell’importanza di un’offerta di qualità , volta a promuovere un nuovo turismo di nicchia, emozionale, interessato a conoscere origini e storia delle Cinqueterre, che possa conoscerle assaggiandone i sapori e i profumi, vivendole da dentro.
