Si è svolta nei giorni scorsi, nella sala Consiliare, l’assemblea dell’Associazione Enrico Calzolari Pro Monte Caprione che si occupa di investigare, tutelare e sviluppare tutta la zona del Caprione interessata dai tre comuni di Lerici, Ameglia e Arcola. L’attività di monitoraggio del territorio si sta svolgendo su tutta la sua estensione in collaborazione con le Università di Pisa e Firenze per indagare sulle risorse geologiche e minerarie presenti sui versanti di Ameglia e Trebbiano, mentre sul versante lericino l’Associazione sta agendo su più fronti; oltre alla tutela e la pulizia dei villaggi abbandonati di Barbazzano e Barbarasco, a cui si aggiungerà anche San Lorenzo su cui si progettano scavi archeologici, oltre che pulizia, per approfondire le vicende storiche del luogo; anche la valorizzazione del sito della Farfalla Dorata, scoperta dal Prof. Enrico Calzolari a cui l’Associazione è intitolata.
“Il sito della Farfalla Dorata è sempre al centro della nostra attività ed anche quest’anno nel periodo dell’apparizione del fenomeno da metà giugno a metà luglio circa, organizzeremo visite accompagnate. E’ importante ricordare ai visitatori che il percorso non è adatto a tutti perché presenta qualche difficoltà e che è necessario munirsi di scarpe da trekking” spiega Attilio Bencaster Presidente dell’Associazione. Un altro progetto portato avanti dall’associazione è quello legato alla sentieristica. “Stiamo lavorando alla creazione di percorsi a tema sui sentieri del Caprione sulla base dei percorsi del CAI.
Il nostro obiettivo è quello di sviluppare degli itinerari giornalieri per i molti appassionati di sentieristica che potranno così avere a disposizione una varietà di possibilità per poter trascorrere giornate immersi nel verde delle nostre colline” spiega ancora Bencaster che continua: “L’amministrazione comunale ci aveva espresso la volontà di sviluppare questo aspetto turistico del nostro territorio non ancora esplorato e su questa specifica richiesta abbiamo iniziato a lavorare alla creazione di percorsi che saranno poi dovutamente segnalati anche in base al tema, quindi avremo ad esempio il percorso alla scoperta dei cavanei, quello che attraversa i villaggi abbandonati ed i borghi, quello geologico e così via”. Infine è stata presentata la Scuola per Artigiani di Muretti a Secco, un progetto a cui si lavorava da tempo e che ha visto nella concessione di un terreno di proprietà di Alessandro di Saint Pierre, alla Serra di Lerici, la sua effettiva realizzazione.
“Con la disponibilità dello spazio concesso da Saint Pierre, che voglio ringraziare pubblicamente, possiamo partire con questo progetto ambizioso e valido per formare professionisti nella costruzione e manutenzione di muretti a secco, patrimonio dell’umanità, cavanei e vie di lizza, grazie anche al supporto dei professionisti dell’Itla Italia (International Terraced Landscapes Alliance) e di diversi atenei universitari esteri che hanno manifestato il loro interesse nella formazione di figure professionali rivolte alla gestione di questo patrimonio culturale.
In ottobre partiranno i primi corsi nella forma di workshop bisettimanali in cui gli iscritti affronteranno una parte teorica legata alla storia delle costruzioni in pietra a secco ed alla normativa italiana relativa, per poi affrontare la parte manuale in cui potranno cimentarsi direttamente sul territorio con la pietra. “Il Comune di Lerici sostiene con plauso le attività di questa associazione che nel corso della sua recente storia ha già dimostrato di avere forte carattere operativo. Condividiamo appieno i progetti che sta portando avanti e anzi siamo grati per il loro sforzo rivolto alla tutela delle nostre colline, che proteggono segreti e patrimonio ancora sconosciuti. Il Professor Calzolari, a cui l’associazione è intitolata, è stato un cittadino di Lerici che ha dato molto al suo territorio e che mi piace venga ricordato attraverso l’operato dei volontari della Pro Monte Caprione che sono un po' l’eredità del suo lavoro iniziato mezzo secolo fa” commenta il Sindaco di Lerici Leonardo Paoletti che conclude: “La tutela del territorio può convivere con la sua fruizione responsabile da parte di visitatori e turisti che devono però essere informati e consapevoli della preziosità di quello che stanno andando ad esplorare, ed è in questa direzione che si lavora con l’associazione Pro Monte Caprione”.